Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: giù Stellantis, recupero dei bancari

I titoli del giorno a Piazza Affari: giù Stellantis, recupero dei bancari

3 Gennaio 2025 10:56

La seconda seduta del 2025 parte sotto il segno delle vendite, seppur moderate, in Europa. Un avvio cauto dopo la chiusura in calo di Wall Street che ha visto Tesla registrare una brusca frenata.

“Apple è scesa del 3% e Tesla è scesa del 6% dopo aver segnalato un calo nelle consegne annuali e una notizia di un’esplosione del Cybertruck a Las Vegas – sottolinea in un commento sui mercati Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades -.  Nel frattempo, Nvidia è salita dell’1,7%, compensando parzialmente i cali di altre grandi aziende tecnologiche. Questa flessione segue un forte 2024 per le azioni, dove l’S&P 500 è salito del 23%, ma ha chiuso l’anno con quattro giorni consecutivi di ribasso, segnando la sua prima serie di questo tipo dal 1966.

Sotto la lente degli investitori anche il dato sui sussidi settimanali di disoccupazione diffusi ieri, in vista della pubblicazione nel pomeriggio dell’indice Ism manifatturiero (un dato molto atteso e seguito da vicino dai mercati).

Quando è trascorsa poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, tutti i principali listini europei si muovono in territorio negativo. Piazza Affari si muove in calo, con l’indice Ftse Mib che cede in questo momento circa lo 0,25% a quota 34.288,54 punti.

Recuperano terreno oggi i bancari, con UniCredit tra le migliori del listino. In panne, invece, Stellantis.

Stellantis debole dopo immatricolazioni auto in Italia

Seduta di cali per Stellantis in Borsa. Il titolo, il peggiore del Ftse Mib, indietreggia di quasi il 3% all’indomani dei dati sulle immatricolazioni italiane diffusi ieri. Nel mese di dicembre sono state immatricolate in Italia 105.715 autovetture con un calo del 4,9% su dicembre 2023. Nell’intero 2024 le immatricolazioni sono state invece 1.558.704 con un calo dello 0,5% sul 2023, ma di ben il 18,7% sul 2019, cioè sull’anno che ha preceduto la pandemia e al cui livello il mercato auto italiano non riesce a ritornare nonostante che il Pil abbia già raggiunto e superato il livello del 2019.

“Non conforta certo il fatto che la situazione italiana non differisca significativamente da quella dell’Unione Europea i cui dati definitivi verranno resi noti a metà gennaio, ma che farà registrare un calo sul 2019 sostanzialmente analogo a quello italiano, come sostanzialmente analoghe sono le cause che hanno determinato questa situazione e che sono da ricercarsi nella politica dell’Unione Europea per la transizione energetica”, sottolinea in una nota il Centro studi promotor (Csp).

In particolare, osservando le performance di Stellantis si evidenzia un calo del 18,1%, superiore rispetto al mercato. “Stellantis ha nettamente sottoperformato, registrando una contrazione dei volumi del 18,1% annuo a causa soprattutto del marchio Fiat (-41%) e in misura inferiore anche Lancia (-78%)”, ha sottolineato gli analisti di Equita.

In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per il gruppo europeo dell’automotive un prezzo obiettivo a 14,44 euro con potenziale upside di quasi il 18%. Sempre il consensus raccolto da Bloomberg indica per Stellantis il 39,4% di giudizi Buy e il 51,5% Hold, mentre il 9,1% degli analisti dice Sell.

Bancari in ripresa guidati da UniCredit

Dopo il debole avvio di 2025, bancari in ripresa oggi a Piazza Affari. Tra le migliori del listino UniCredit e Mediobanca con rialzi di circa lo 0,6%. Il tema del risiko bancario che si è infiammato negli ultimi mesi del 2024 con l’Ops della banca guidata da Orcel su Banco Bpm resta in primo piano anche nel nuovo anno.

Intanto viaggia controcorrente oggi Banca Monte dei Paschi che perde lo 0,45% circa. La banca senese ha annunciato che, in linea col funding plan e avendo ricevuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea, eserciterà in data 22 gennaio 2025 l’opzione di rimborso integrale in via anticipata dell’obbligazione subordinata Tier 2 denominata “€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes” (codice ISIN XS2106849727).

“Questo ai sensi di quanto previsto dai termini e condizioni indicati nei final terms datati 20 gennaio 2020 e del base prospectus datato 8 marzo 2019, come successivamente aggiornato”, si legge in una nota nella quale si precisa che i titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato.