I titoli del giorno a Piazza Affari: giù le banche e STM, bene Saipem
Finale di settimana sotto le vendite per Piazza Affari. Dopo le buone performance della vigilia, l’indice Ftse Mib (come i principali listini europei) è tornato a scivolare e ora cede circa l’1,26% a quota 33.244,98 punti. Tra i fattori principali la frenata del tech Usa e in particolare di Nvidia, a pesare anche i dati sugli indici Pmi delle principali economie della zona euro per il mese di giugno inferiori alle attese.
Tra i titoli in sofferenza quelli del comparto bancario, con Monte dei Paschi di Siena che è la peggiore del listino con una flessione di circa il 5 per cento.
L’indice milanese si avvia, tuttavia, a chiudere l’ottava con un saldo positivo e pari a circa +1,9% circa, dopo lo scivolone post elezioni con ribassi di circa il 6%.
Bancari e STM in panne
Settore bancario in difficoltà in Borsa. Lo testimoniano le performance di Mps, la peggiore dell’indice milanese, con una flessione del 5 per cento. Cali di quasi il 3% per Banca popolare di Sondrio e UniCredit. In un contesto in cui lo sprea Btp-Bund sta risalendo verso quota 160 punti base. Con l’avvicinarsi del voto in Francia (30 giugno) le prossime sedute vedranno, infatti, la questione politica e l’incertezza che porterà in primo piano.
Soffre anche STMicroelectronics all’indomani di cali registrati da Nvidia (anche oggi ha aperto in calo e ora cede il 2,55%). Ieri il titolo Nvidia ha frenato in una settimana che aveva visto la big dell’intelligenza artificiale diventare la società a maggiore capitalizzazione al mondo (sorpassando un nome storico tra le big tech Usa: ovvero Microsoft).
“Osservando le dinamiche settimanali la dinamica di base è positiva, il problema risiede infatti nella brutta chiusura di ieri sera che ha visto Nasdaq e S&P500 trascinati al ribasso dal crollo di Nvidia che è scesa di oltre il 6% dai suoi massimi – David Pascucci, analista dei mercati per XTB -. Così come con i rialzi Nvidia accumulava decine di miliardi di capitalizzazione in una sola giornata, ora potrebbe “bruciarne” altrettanti e forse più velocemente”.
Intanto oggi STMicroelectronics ha annunciato il completamento dei programmi di riacquisto di azioni proprie iniziati nel 2021 e il lancio di un nuovo piano di buyback triennale nel 2024 1,1 miliardi di dollari.
Segno più per Hera e Saipem
Segno positivo per il comparto energetico a Piazza Affari. Tra le migliori del listino Hera, ma anche Erg e Saipem. Quest’ultima beneficia di una positiva valutazione da parte degli analisti di Equita che si soffermano sul titolo in vista della pubblicazione dei risultati del secondo trimestre in arrivo tra poco più di un mese, il prossimo 24 luglio. Il broker, che mantiene la raccomandazione hold su Saipem, precisa: “Considerata la forza del settore nel quale opera Saipem e il suo posizionamento competitivo, ci attendiamo ancora una buona campagna di raccolta ordini anche nei prossimi mesi”.