Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Tim, con conti e remunerazione soci nel nuovo piano

I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Tim, con conti e remunerazione soci nel nuovo piano

13 Febbraio 2025 11:55

Seduta positiva per Piazza Affari che vede ancora in primo piano la stagione delle trimestrali. Ieri sono statti comunicati a mercati chiusi quelli di Tim, che ha anche aggiornato il piano strategico 2025-2027 con il ritorno della cedola nel nuovo business plan. Domani si attendono i conti di Unipol.

In uno scenario globale in cui i fari restano puntati sul rialzo a sorpresa dell’inflazione negli Usa. “Alcuni analisti ritengono però che la forza dell’inflazione possa essere causata in buona parte da un effetto statistico legato alla stagionalità presente solitamente a gennaio, oltre alla revisione annuale dei dati che nel 2H24 ha mostrato una disinflazione più marcata in alcuni settori chiave del dato core”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services ricordando in ogni caso che il Cpi permette alla Fed di procedere con calma sui tagli, come ribadito in questi giorni anche dal presidente Jerome Powell nel corso delle audizioni al Congresso.

A Milano, l’indice Ftse Mib è tra le migliori in Europa, con un rialzo dello 0,55% a quota 37.737,94 punti. Il podio delle migliori è composto da: Campari, Stellantis e Nexi. Sul fondo le principali banche del Ftse Mib, con i ribassi guidati da Banco Bpm.

Tim volatile in Borsa

Occhi puntati oggi al titolo Tim a Piazza Affari che dopo uno scatto al rialzo di oltre il 3%, adesso sale di solo lo 0,4% a 0,3066 euro.

“2024 è stato un anno di trasformazione, con completamento di iniziative chiave“, ha sottolineato il ceo Pietro Labriola, iniziando la conference call odierna. “Tim è oggi una società diversa e possiamo nuovamente controllare il nostro futuro”.

Ma veniamo ai dati preconsuntivi al 31 dicembre 2024, esaminati e approvati dal board. Il 2024 è stato archiviato con ricavi per 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% (+1,5% nel domestico a 10,2 miliardi, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi), e con ricavi da servizi che hanno mostrato un aumento del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi (+2% nel domestico a 9,3 miliardi, +6,6% in Brasile a 4,2 miliardi). Nel periodo in esame l’Ebitda ha registrato un rialzo dell’8,3% su base annua a 4,3 miliardi (+8,3% nel domestico a 2,2 miliardi, +8,3% in Brasile a 2,2 miliardi).

Osservando, invece, l’aggiornamento del piano, per gli esercizi 2026 e 2027, Telecom Italia punta a remunerare i propri azionisti con un importo pari a circa il 70% dell’equity free cash flow after lease generato, al netto dei dividendi per le minoranze di Tim Brasil, per una remunerazione di circa 0,5 miliardi di euro nel 2027 e circa 0,6 miliardi di euro nel 2028. La società punta, inoltre, a riconoscere ai propri azionisti, nel corso del 2026, un’ulteriore remunerazione legata alla vendita di Sparklee pari a circa il 50% dell’incasso (circa 0,35 miliardi di euro). La remunerazione degli azionisti, spiega Tim in una nota, sarà soggetta alla disponibilità di riserve distribuibili, all’approvazione del consiglio di amministrazione e dell’assemblea.

Target finanziari: i numeri chiave

In evidenza anche l’aggiornamento dei target finanziari del gruppo nel piano (si tratta di dati organici, esclusi Sparkle e gli effetti del rimborso del canone concessorio 1998). Il gruppo stima una crescita di circa il 3% medio annuo nell’arco di piano dei ricavi dai 13,7 miliardi del 2024, con Tim Domestic che dovrebbe generare ricavi in rialzo del 2-3% medio annuo. Per il 2025 attesa una crescita tra il 2 e il 3% per il gruppo e tra l’1 e il 2% per Tim Domestic.

L’ebitda after lease è, invece, visto in crescita tra il 6 e il 7% medio annuo nell’arco di piano (cagr 2024-2027), mentre per Tim Domestic è visto in rialzo del 5-6% medio annuo. Nel 2025 è attesa una crescita del 7% e del 5-6% per la divisione Domestic. L’equity free cash flow after lease è visto a 500 milioni nel 2025, 900 milioni nel 2026 e a 1,1 miliardi nel 2027, per un totale di circa 2,5 miliardi di euro cumulati in arco di piano. Prevista, infine, la riduzione organica dell’indebitamento di Gruppo, “con un rapporto debito netto after Lease/Ebitda after lease inferiore a 1,9 volte nel 2025”.

Chi sale e chi scende: bancari in sofferenza, bene Campari

Bancari in affari a Piazza Affari. La peggiore del listino è Banco Bpm che, all’indomani dei conti 2024, cede circa il 2,44%. Giù anche Mps e Bper Banca che perdono circa l’1,3%, segno meno per UniCredit. Sul fronte opposto, la migliore del listino è Campari che avanza di oltre il 5%, seguita da Stellantis (+3,7%) e Nexi che anche oggi si mette in luce con un aumento di quasi il 3%.