I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Saipem post conti e Tim nel giorno dell’assemblea
Seduta positiva per le principali Borse europee dopo la chiusura positiva. Gli investitori puntano i riflettori su più fronti: quello macro con la pubblicazione di numerosi dati, tra cui gli aggiornamenti per le principali economie dei Pmi servizi e manifattura, ma anche quello societario con la stagione degli utili che è entrata nel vivo a Wall Street e in Europa e muove i primi passi a Piazza Affari.
In questo contesto sono positivi i movimenti di Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale ora di quasi l’1% e riaggancia la soglia dei 34mila punti. Tra le storie di giornata spiccano due su tutte: Saipem dopo la presentazione dei conti trimestrali e Telecom Italia nel giorno dell’assemblea dei soci.
Saipem prima indietreggia, poi recupera
C’era grande attesa per i conti di Saipem che di fatto aprono la stagione degli utili delle big del Ftse Mib. La società del settore oil ha annunciato ieri sera i numeri del primo trimestre 2024. Il titolo Saipem, dopo un avvio in profondo rosso, ha recuperato terreno nel corso della giornata e si appresta a chiudere la seduta in rialzo.
Osservando i risultati del trimestre concluso il 31 marzo, Saipem ha registrato un utile netto rettificato di 57 milioni di euro (pareggio nel corrispondente periodo del 2023), inferiore al consensus Bloomberg che si attendeva utili per 65,7 milioni. I ricavi sono, invece, cresciuti e si sono attestati a 3,047 miliardi rispetto ai 2,582 miliardi di euro nel corrispondente periodo del 2023. Migliora e batte le aspettative del mercato, l’EBITDA adjusted che è ammontato a 268 milioni pari all’8,8% dei ricavi contro i 191 milioni dell’analogo periodo nel 2023 (consensus Bloomberg a 256 milioni).
Il gruppo guidato da Alessandro Puliti ha annunciato investimenti tecnici per un valore di 92 milioni, in crescita rispetto ai 77 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023). La posizione finanziaria netta post-IFRS 16 è stata negativa per 209 milioni (negativa per 261 milioni di euro al 31 dicembre 2023). La posizione finanziaria netta di Saipem pre-IFRS 16 è stata invece positiva per 284 milioni di euro (positiva per 216 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
L’acquisizione di ordini è stata pari a 2,001 miliardi (2,695 miliardi di euro nel corrispondente periodo del 2023), mentre il portafoglio ordini è ammontato a 28,756 miliardi di euro (29,802 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), che è aumentato a 28,835 miliardi includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (29,892 miliardi di euro al 31 dicembre 2023).
Sotto la lente le prime impressioni e commenti degli analisti. Tra questi, Jefferies ha confermato il rating buy e ha definito nel complesso i risultati visti come lievemente positivi.
Gli esperti di Equita confermano, invece, la raccomandazione hold su Saipem e commentano così i conti: “Risultati del primo trimestre sono in sostanziale crescita e coerenti con l’outlook 2024 sebbene lievemente inferiori alle attese. Non ci attendiamo variazioni di stime significative“. Gli analisti della sim milanese si attendono dalla call alcuni approfondimenti che riassumo in 4 punti: aggiornamento sullo stato del progetto eolico offshore di Courseulles-sur-Mer (Francia); tempistiche sul riavvio del progetto LNG in Mozambico; progetto offshore di Kaminho di TotalEnergies da $6 bn in Angola; e infine eventuali cancellazioni da Saudi Aramco sulla flotta shallow-water.
Tim, è arrivato il giorno dell’assemblea: Labriola verso riconferma?
E’ arrivato il gran giorno dell’assemblea di Telecom Italia, chiamata ad approvare il bilancio 2023 ma soprattutto a nominare il nuovo consiglio di amministrazione. Sono tre in tutto le liste che si presentano all’appuntamento: quella del board, quella di Merlyn e Bluebell.
E proprio alla vigilia dell’assemblea, è arrivata la nota ufficiale di Vivendi, socio di maggioranza di Tim con una quota di quasi il 24%. I francesi, a mercati chiusi, hanno comunicato la loro intenzione di astenersi dal voto per il rinnovo del cda. Non hanno poi perso l’occasione per criticare l’attuale cda circa le decisioni relative alla vendita della Rete a KKR. “Un prezzo che, secondo Vivendi, non riflette il valore intrinseco di tale asset – si legge nel comunicato della società guidata dalla famiglia Bolloré – e per non aver coinvolto direttamente gli azionisti in questa decisione”.
Motivo per cui i francesi proseguiranno la loro battaglia legale: Vivendi porterà avanti con vigore il proprio ricorso contro la delibera del consiglio di amministrazione del novembre 2023 davanti al tribunale di Milano e ogni altro mezzo legale a sua disposizione per tutelare i propri diritti”.
Con l’astensione di Vivendi e il supporto atteso da Cdp e da larga parte degli investitori istituzionali, l’assemblea dovrebbe eleggere la lista proposta dal board uscente e riconfermare Labriola come amministratore delegato del gruppo. “Si tratta di un esito positivo per il titolo a nostro avviso, che rimuove una prima importante incertezza sull’esecuzione del piano di delayering e di riduzione del debito, elemento essenziale per garantire la sostenibilità finanziaria del gruppo e supportare il re-rating del titolo – segnalano da Equita -. Il passaggio successivo è rappresentato dal closing dell’operazione NetCo che, dopo la notifica di Kkr alla DG Comp di venerdì scorso, dovrebbe completarsi per giugno”.