I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Saipem e STM
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Brusco risveglio per le principali Borse europee che hanno iniziato la seduta in ribasso all’indomani del Fed Day e del deciso calo di Wall Street. A innescare le vendite le prospettive sui tassi Usa per il 2025. Sul fronte tassi la Fed non ha riservato sorprese (tagliandoli di 25 bp), ma ha paventato prospettive più caute e nei dot plot ha segnalato meno riduzioni nel 2025 (solo due da 25 bp).
A far scattare il pulsante risk-off sui mercati è stata, dunque, la comunicazione chiara nel sottolineare un approccio più cauto per il futuro. “Con un’economia solida, un mercato del lavoro meno incerto e un’inflazione rivista al rialzo, la Fed sembra confermare la necessità di procedere con cautela, evitando di accelerare troppo sui tagli dei tassi. Il “punto” mediano del nuovo “Dot Plot” della Federal Reserve per il 2025 è stato rivisto al rialzo di 0,50%, portandosi al 3,875%. Soltanto due membri del FOMC prevedono ora un tasso inferiore al 3,50%, rispetto ai 14 di settembre. Questo implica una media di due tagli in meno per il prossimo anno, contro i quattro ipotizzati in precedenza”, ha messo in evidenza nel suo commento giornaliero Gabriel Debach, market analyst di eToro, soffermandosi poi sulle parole del governatore Powell.
Quest’ultimo ha spiegato che ulteriori tagli nel 2025 dipenderanno dai dati. Sebbene l’inflazione a 12 mesi si sia mossa lateralmente negli ultimi mesi, il FOMC rimane fiducioso che il percorso verso il target del 2% sia intatto. Ha anche evidenziato che l’approccio più lento ai tagli riflette sia l’incertezza economica sia i rischi inflazionistici, aggiungendo: “È come guidare in una notte nebbiosa: è prudente rallentare“.
Tornando a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib ha provato a limare le perdite e in questo momento cede l’1%. Tra le migliori del listino Saipem, sul fondo STMicroelectronics.
Saipem corre con nuova commessa
Tra i pochi segni positivi della giornata spicca Saipem che avanza dell’1,3%. A sostenere l’azione del big del comparto oil del Ftse Mib l’annuncio di una nuova commessa in Nigeria. La società, in consorzio con KOA Oil & Gas e AVEON Offshore, si è aggiudicata un contratto offshore da Shell Nigeria Exploration and Production Company Limited (SNEPCo) per il progetto Bonga North, per lo sviluppo di un giacimento petrolifero in acque profonde in prossimità della costa nigeriana. La quota di Saipem ammonta a circa 900 milioni di dollari, su un totale di circa 1 miliardo di dollari dell’intero contratto. L’accordo contribuisce all’impegno complessivo della flotta fino al 2027 e rafforza il posizionamento nelle attività in acque profonde, in particolare in Africa occidentale e in Nigeria.
Un contratto di “grandi dimensioni” che, come sottolineano da Banca Akros (rating buy e tp a 3 euro su Saipem), “migliora la visibilità sui ricavi e margini attesi dalla società”.
STM sul fondo, effetto Nasdaq e Micron
Sul fronte opposto, quello delle vendite, spiccano i cali di quasi il 5% di Telecom Italia e STM. Il titolo della big italo-francese dei semiconduttori indietreggia per via dell’effetto Nasdaq che sta mettendo sotto pressione tutto il comparto tech europeo ma anche in scia alle indicazioni che sono arrivate ieri sera da Micron Technology.
Nel pre-market la società tech Usa crolla di circa il 15% dopo avere presentato al mercato una guidance per il secondo trimestre fiscale 2025 inferiore alle attese e che prevede ricavi di 7,90 miliardi di dollari, più o meno 200 milioni di dollari, rispetto ai quasi 9 miliardi del consensus Factset. Micron Technology non ha centrato le previsioni per l’ultimo trimestre, e questo potrebbe alimentare i timori sulle dinamiche nel mercato delle memorie nel breve termine.