Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Saipem

I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Saipem

9 Aprile 2025 11:49

Sui mercati regna l’incertezza e c’è un forte nervosismo. Dopo il rimbalzo di ieri, ecco che i listini europei sono scivolati in territorio negativo. A dettare il ritmo e a influenzare il sentiment l’entrata in vigore dei dazi annunciati dagli Stati Uniti, tra cui quello del 104% ai danni della Cina. Crescono così i timori che l’inasprimento delle politiche commerciali da parte dall’amministrazione Usa abbia un impatto negativo sulla crescita dell’economia americana.

Nel commento giornaliero di oggi, Mark Haefele, chief investment officer di UBS Global Wealth Management, evidenzia come i mercati azionari globali siano tornati sotto pressione: “l’iniziale ottimismo sui negoziati commerciali ha infatti lasciato spazio a un rinnovato clima di avversione al rischio. I dazi reciproci imposti dal presidente Trump sono ora ufficialmente entrati in vigore, compresa un’imposta punitiva del 104% nei confronti della Cina ed è probabile che la volatilità sui mercati persista nelle prossime settimane, mentre gli investitori continueranno a cercare di interpretare gli obiettivi reali dell’amministrazione Trump“.

In questo scenario, con l’effetto dazi che domina, l’indice Ftse Mib indietreggia dell’1,8% e viaggia poco sopra quota 33mila. Tra i pochi segni più Stellantis e Iveco che, dopo una partenza in rosso, hanno virato in positivo. Sul fronte delle vendite il comparto oil con Saipem che indietreggia di oltre il 5% in scia al nuovo scivolone del petrolio.

Saipem tra le peggiori del Ftse Mib

Seduta di ribassi a Piazza Affari per Saipem che perde circa il 6,4% di fronte alle vendite che si stanno abbattendo sulle quotazioni del petrolio in calo del 3% in compagnia di Eni che cede il 4,9%. Il petrolio WTI cede il 3,3% a 57,6 dollari al barile mentre il petrolio Brent perde il 3,22% a 60,8 dollari in scia alle preoccupazioni che le tariffe Usa possano impattare sulla domanda di petrolio in uno scenario recessivo. Nel complesso, gli esperti avvertono che il rischio di un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina comporta maggiori rischi per le materie prime.

Intanto Goldman Sachs ha rimesso mano alle previsioni sul petrolio, rivedendole al ribasso. “Prevediamo che i prezzi del petrolio Brent/WTI scenderanno rispettivamente a 62/58 dollari entro dicembre 2025 e a 55/51 dollari entro dicembre 2026, sulla base di due ipotesi. In primo luogo, l’economia statunitense evita la recessione grazie a una consistente riduzione dei dazi, che dovrebbe entrare in vigore il 9 aprile. In secondo luogo, l’offerta dell’OPEC+ aumenta moderatamente con due aumenti finali di 130-140 kb ciascuno a giugno-luglio”, segnalano gli esperti della banca d’affari Usa.