I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su risiko bancario e dazi, bene Mps e giù Stellantis
Giornata sottotono per il Ftse Mib e gli altri listini europei, sotto la parità, in un clima appesantito dalle minacce di nuovi dazi da parte di Trump. A Piazza Affari l’attenzione rimane focalizzata sul comparto bancario, dopo la mossa di Unicredit su Banco Bpm e la risposta giunta oggi dal Cda della banca guidata da Giuseppe Castagna.
Banco Bpm boccia l’offerta di Unicredit
Il Cda di Banco Bpm ha esaminato in via preliminare l’offerta pubblica di scambio volontaria di Unicredit, sottolineando che le condizioni proposte “non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm”.
A ciò si aggiunge il fatto che l’offerta “espone peraltro gli stakeholders di Banco BPM all’alea connessa all’esito delle iniziative di espansione avviate da UniCredit in Germania nonché a una significativa diluizione dell’attuale esposizione geografica che, in luogo di un’attrattiva concentrazione di Banco BPM nelle regioni più dinamiche del Paese e dell’Eurozona, si riposizionerebbe su aree oggi caratterizzate da una minore crescita e un maggiore rischio geopolitico”.
La fusione tra le due banche farebbe “venir meno l’autonomia giuridica” di Banco Bpm, “a discapito del brand e riducendo significativamente la concorrenza sul mercato bancario italiano sia per i clienti retail che per i clienti corporate”. Inoltre, le sinergie di costo stimate, pari a 900 milioni, destano “destando forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale”.
Infine, il Cda teme che l’operazione possa ridurre la flessibilità strategica e limitare l’autonomia del management, con particolare riferimento all’opa su Anima Holding e all’investimento in Mps.
Alla luce di questa bocciatura, la banca “rimane focalizzata sull’implementazione del piano 2023-2026, sull’esecuzione dell’OPA su Anima e sul conseguente aggiornamento del piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa ulteriormente contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholders del gruppo Banco BPM.”
Equita positiva su operazione per Unicredit
Secondo Equita Sim, la conference call tenuta ieri da Unicredit “ha confermato la valenza industriale e strategica di una possibile business combination, che permette un impiego efficiente del capitale della banca a supporto della profittabilità nei prossimi anni, indipendentemente da future eventuali azioni su Commerzbank”, che per il momento è da considerarsi “un investimento finanziario”.
Alla luce delle motivazioni industriali e strategiche dell’operazione, l’offerta presentata ad oggi viene ritenuta “una prima fase nelle interlocuzioni con gli stakeholder della target”.
Appeal speculativo su Mps
Le speculazioni sul risiko bancario alimentano gli acquisti su Bca Mps. Gli investitori si interrogano sul futuro della banca senese, dopo l’acquisto del 5% del capitale da parte di Banco Bpm e gli ultimi sviluppi che coinvolgono Unicredit. Il governo spinge per una soluzione che coinvolga l’istituto, ma al momento Unicredit ha ribadito di non essere interessata a Monte Paschi.
L’alternativa resta quella della creazione del cosiddetto “terzo polo” guidato da Banco Bpm, motivo per cui i ministri Salvini e Giorgetti si oppongono all’offerta su quest’ultima da parte di Unicredit.
Stellantis a picco con dazi Trump
A picco Stellantis, in un contesto negativo per l’intero comparto auto, che sconta soprattutto l’effetto potenzialmente negativo dei dazi annunciati da Trump contro il Messico e il Canada. Per Stellantis, in particolare, il Messico rappresenta il primo paese di esportazione di veicoli verso gli Stati Uniti, circa 360.000, ed è al centro di piani per un ulteriore trasferimento della produzione.
Le tariffe contro la Cina frenano anche Pirelli, Ferrari e Campari. Tra le migliori di giornata invece Saipem, con il petrolio Brent in bilico tra il possibile impatto delle tariffe minacciate da Trump e le ipotesi di cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah, il gruppo sostenuto dall’Iran. In evidenza anche Brunello Cucinelli, Stmicroelectronics e Moncler.