I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Leonardo, Stellantis e Tim
Seduta positiva per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che ha impresso un’accelerazione in tarda mattinata e ora sale di oltre l’1% a 33.596,93 punti. Tra i temi in evidenza oggi tornano le banche centrali, con le riunioni della Svizzera (che ha tagliato nuovamente i tassi), Norvegia ed Gran Bretagna sui tassi. Indicazioni anche dalla Banca centrale europea (Bce) che oggi ha presentato il nuovo bollettino economico nel quale sono stati ribaditi alcuni elementi chiave discussi nel corso dell’ultimo meeting di inizio giugno dell’istituto di Francoforte.
“Il consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo obiettivo si legge nel bollettino -. Per stabilire livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.
Tra le storie di giornata ci sono Leonardo, ma anche Stellantis e Telecom Italia.
Leonardo scivola sul fondo
Dopo diverse sedute consecutive all’insegna degli acquisti, Leonardo oggi scivola in territorio negativo. In questo momento il titolo del gruppo della Difesa guidato da Cingolani indietreggia dello 0,5% ed è l’unico segno meno di oggi con Iveco. Ieri sera Leonardo ha annunciato al mercato l’accordo per la cessione a titolo definitivo della propria partecipazione in Industria Italiana Autobus a Seri Industrial. In base ai termini dell’intesa Seri Industrial rileva il 98% del capitale sociale mentre il restante 2% continuerà ad essere detenuto da Invitalia, già socio insieme a Leonardo in Industria Italiana Autobus.
“La cessione di Industria Italiana Autobus rientra nel piano di razionalizzazione del portafoglio partecipazioni di Leonardo mirato alla focalizzazione sul core-business, come definito nel Piano Industriale”, ha dichiarato Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo.
Nella nota diffusa ieri il gruppo ha precisato che il nuovo socio è stato individuato a conclusione di un percorso di selezione avviato nel 2022 che ha coinvolto numerosi potenziali investitori di natura industriale e finanziaria, sia italiani che internazionali, nel quale KPMG e lo studio Legance hanno svolto il ruolo di advisor esterni. Una ricerca che è stata mirata ad individuare investitori interessati a supportare industrialmente l’azienda e a rafforzarne la dotazione patrimoniale, con l’obiettivo di favorirne il perseguimento dello sviluppo del business oltre, ovviamente, a soddisfare i migliori possibili requisiti economico-finanziari per i soci in uscita e per la società stessa.
“In tale contesto, dopo lo svolgimento di un’accurata due diligence, Seri ha formulato l’unica offerta rispondente a tali requisiti – si legge ancora nel comunicato – con la necessaria certezza di esecuzione e con la disponibilità alla presa in carico delle attività aziendali in tempi e modi congruenti con le esigenze di continuità produttiva, sulla base di un piano industriale complementare e improntato alla transizione verso la mobilità green”.
Stellantis tonica nonostante calo immatricolazioni Ue
Scambi positivi per Stellantis in Borsa nonostante i dati sulle immatricolazioni in Europa a maggio. Stando ai numeri diffusi oggi da Acea, a maggio il gruppo Stellantis ha registrato immatricolazioni in Europa (Ue+Efta+Uk) in calo dell’8,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. La quota di mercato del gruppo è passata al 15,9% dal precedente 17%. Nei primi 5 mesi del 2024 le immatricolazioni di Stellantis sono state 938.744, mostrando solo un lieve rialzo dello 0,5% in confronto allo stesso periodo del 2023, con la quota di mercato scesa al 16,9% dal 17,5%.
Stellantis fa peggio del mercato
Stellantis fa peggio del mercato. Nel mese di maggio le immatricolazioni di autovetture in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK) sono state 1.092.901 con un calo del 2,6% su maggio 2023 e con una flessione del 24,3% sull’ultimo mese di maggio ante-crisi, che è quello del 2019. Per quanto riguarda il saldo dei primi cinque mesi del 2024, le immatricolazioni sono state 5.569.024 con una crescita nel 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 e con un calo del 19,7% sullo stesso periodo del 2019.
“L’andamento negativo di maggio è dovuto in misura considerevole ad una frenata delle immatricolazioni di auto elettriche che hanno fatto registrare nel mese un calo del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 con veri e propri crolli in alcuni mercati importanti come quello della Germania (-30,6%) e dell’Italia (-18,3%) e con una contrazione della quota delle vendite di elettriche pure, che è passata dal 15,2% del 2023 al 13,9%”, spiega il Centro studi promotor (Csp).
Tim positiva, ultimi spunti e conferme
Anche Telecom Italia registra un segno positivo in Borsa, mostrando un rialzo dello 0,9% circa. In un articolo pubblicato oggi da “Il Sole 24 Ore” viene fatto il punto sui principali driver del gruppo, ribadendo quanto recentemente indicato dalla società nei vari appuntamenti con gli investitori. In particolare, il quotidiano finanziario pone l’accento sul fatto che “dalla seconda giornata della Ceo conference organizzata da Mediobanca, cui ha partecipato ieri anche l’ad Pietro Labriola, è emerso che la società dei servizi vuole essere protagonista attivo sia sul versante consumer sia sul versante enterprise in ottica di consolidamento”.
Equita, che mantiene una raccomandazione di acquisto (rating buy) su Tim, sintetizza i punti principali, tra cui il fatto che “Tim stia lavorando per la cessione della quota residua in Inwit e si attende a giorni l’offerta per Sparkle” e “post cessione di NetCo, sia ConsumerCo che EnterpriseCo avranno opzioni di crescita anche esterna, potendosi porre come aggregatore anche di realtà più piccole”. E infine, “confermata la tempistica per la chiusura della cessione di NetCo per il 1° luglio”.