I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Generali
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Movimenti in ordine sparso per le principali Borse europee, con Piazza Affari tra le peggiori del Vecchio continente. A tenere banco anche oggi le dichiarazioni di Donald Trump, pronunciate ieri giorno dell’insediamento ufficiale alla Casa bianca per il suo secondo mandato. Con gli investitori che cercano delle risposte soprattutto sull’impatto che questi annunci (in particolare quelli sui dazi) potrebbero poi realmente avere. Si attende di vedere anche la reazione di Wall Street che ieri era chiusa per festività.
Intanto l’indice Ftse Mib arretra e a metà seduta mostra un calo dello 0,5% circa a quota 35.954,62 punti. Tra le storie di giornata c’è l’annuncio di Generali che ha raggiunto un accordo con BPCE per la firma di un Memorandum of Understanding per la creazione di una joint venture tra le loro società di gestione patrimoniale, rispettivamente Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers.
Risparmio gestito: Generali e l’accordo con Natixis
Titolo Generali sotto i riflettori oggi fuori e dentro Piazza Affari. Il mercato e gli analisti sono alle prese con la notizia che Generali Assicurazioni e BPCE hanno firmato un Memorandum of Understanding per la creazione di una Joint Venture tra le loro società di gestione patrimoniale, rispettivamente Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers. Entrambe le società deterranno il 50% della nuova entità, garantendo un bilanciato controllo e diritti di governance.
Una collaborazione che mira a dare vita a un gigante globale nell’asset management, con un totale di 1.900 miliardi di euro in asset under management (AUM). La nuova entità si classificherà al nono posto a livello mondiale per AUM e sarà leader in Europa per ricavi, con 4,1 miliardi di euro.
La Joint Venture sarà il risultato di un conferimento di asset e attività valutato complessivamente circa 9,5 miliardi di euro. La distribuzione degli AUM sarà diversificata, con una presenza predominante in Europa (61%), una significativa partecipazione nel Nord America (34%) e una quota minore in Asia e altri mercati (5%). Si stima che l’operazione genererà valore attraverso sinergie e opportunità di crescita, contribuendo positivamente agli utili di BPCE e al risultato netto di Generali fin dal primo anno. L’impatto sul CET 1 ratio di Groupe BPCE e sul Solvency II Ratio di Generali sarà neutrale.
A Piazza Affari il titolo Generali si posiziona sul fondo del Ftse Mib, mostrando una flessione dell’1,56% sotto quota 29 euro.
Cosa dicono gli analisti
Secondo gli analisti di Equita, l’operazione dovrebbe generare 210 milioni di sinergie lorde, di cui 170 milioni da costo (efficienze, semplificazione, maggiore scala per IT) e 40 milioni da ricavo (internalizzazione mandati, maggiore cross-selling, accelerazione nei private markets e crescita nel mercato assicurativo e pensionistico). Di conseguenza, calcola la sim milanese, il deal dovrebbe avere per Generali un impatto positivo sull’utile per azione già dal primo anno e avere un impatto positivo sugli utili di oltre 100 milioni.
Una notizia che Banca Akros definisce “positiva”. Gli esperti della banca, che mantengono la raccomandazione accumulate sul Leone di Trieste ma alzano il tp da 26,2 a 29 euro, aggiungono: “A prima vista la struttura della jv è coerente con le indiscrezioni di stampa circolate nelle scorse settimane. La logica dell’operazione sta nelle economie di scala, nelle sinergie, nel miglioramento dei rendimenti e nelle opportunità di investimento per i clienti, oltre che nella maggiore capacità di attrarre asset”.
Intanto, da Akros ricordano che Generali presenterà il nuovo business plan il prossimo 30 gennaio