I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su FinecoBank, Banco Bpm ed Erg
Avvio d’ottava all’insegna della debolezza per le principali Borse europee, con Piazza Affari in altalena. Sui mercati l’attenzione è tutta rivolta agli appuntamenti della settimana: l’inflazione Usa (domani) e le riunioni delle principali banche centrali (previste tra mercoledì e giovedì). Tra tutte, si attendono le indicazioni in arrivo dagli ultimi meeting del 2023 di Bce e Fed. “Questa settimana la Fed dovrà convincere i mercati che il taglio dei tassi non è dietro l’angolo”, avvertono gli economisti di Generali Investments.
Tornando a Piazza Affari, in questo contesto l‘indice Ftse Mib è fiacco, cedendo lo 0,26% a 30.325,29 punti e tra i titoli che si mettono in evidenza ci sono FinecoBank, Banco Bpm ed ERG.
Fineco, scatta con i numeri della raccolta di novembre
Fineco corre a Piazza Affari, con il titolo che oltrepassa la soglia psicologica dei 13 euro per azione (massimo intraday a quota 13,555 euro) dopo i numeri della raccolta di novembre. Il gruppo guidato da Alessandro Foti ha annunciato una raccolta netta pari a 287 milioni di euro. Nel dettaglio, la società precisa che l’asset mix ha visto “una robusta componente gestita a 214 milioni”: Fineco Asset Management registra una raccolta retail di 238 milioni, a conferma della capacità di intercettare i deflussi dall’assicurativo (-206 milioni). La componente amministrata è negativa per € 313 milioni, mentre la raccolta diretta è positiva per 386 milioni, un dato che include anche la stagionalità legata al pagamento delle imposte nel mese (560 milioni).
“I dati positivi relativi alla raccolta di novembre evidenziano non solo il successo delle soluzioni di investimento introdotte nella seconda metà dell’anno, ma confermano allo stesso tempo la capacità di Fineco di offrire ai risparmiatori gli strumenti adeguati ad affrontare ogni fase di mercato”, ha sottolineato Alessandro Foti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fineco.
Banco Bpm e il nuovo piano strategico, domani la presentazione
Banco Bpm si mostra volatile alla vigilia della presentazione del nuovo piano strategico al 2026, che verrà svelato domani. Dopo una fiammata iniziale, ora il titolo del gruppo guidato da Giuseppe Castagna si mantiene sopra i 5 euro, ma registra rialzi contenuti. A illustrare domani a partire dalle 9 le nuove linee guida del gruppo sarà il ceo Giuseppe Castagna e il cfo Edoardo Ginevra. In attesa che venga delineata la nuova strategia dle gruppo bancario (il piano strategico 2021-2024 era stato presentato nel novembre del 2021), secondo gli analisti il focus sarà sulla remunerazione degli azionisti.
“Per l’intero esercizio si conferma un significativo miglioramento dell’utile netto del gruppo rispetto allo scorso anno, con un Eps 2023 superiore a 80 centesimi di euro, in ulteriore rafforzamento per il 2024, superando significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà oggetto di aggiornamento e di presentazione al mercato il 12 dicembre prossimo – si legge sul sito del gruppo nella sezione ‘trend e outlook’, aggiornata lo scorso novembre dopo la pubblicazione dei conti finanziari dei primi 9 mesi del 2023. In tale sede si procederà ad aggiornare i target di remunerazione degli azionisti, che potranno riflettere i positivi risultati raggiunti in termini di redditività e di creazione organica di capitale”.
Buy confermati prima del nuovo piano. Attualmente il consensus Bloomberg vede 13 buy, 4 hold e nessun sell sul titolo con un target price medio a 6,38 euro, il 27,6% in più rispetto alle performance attuali.
Intanto nei giorni scorsi, proprio come avevano fatto le principali banche italiane, anche Banco Bpm ha annunciato di avere ricevuto da parte della Banca Centrale Europea la notifica della decisione prudenziale (SREP decision), indicando di avere battuto ampiamente requisiti patrimoniali. Tenuto conto delle analisi e delle valutazioni effettuate dall’Autorità di Vigilanza, si legge nel comunicato della banca, la Bce ha determinato per il 2024 un “Pillar 2 Requirement” pari a 2,52%, in miglioramento rispetto al 2,57% calcolato per il 2023.
In particolare, per effetto della decisione prudenziale il requisito di Common Equity Tier 1 ratio da rispettare su base consolidata sarà pari a 9,07%.
Erg, Morgan Stanley dice underweight
Nelle retrovie del Ftse Mib c’è Erg che cede quasi il 2%. A frenare l’azione del gruppo ligure la bocciatura di Morgan Stanley che in un report dedicato al settore europeo delle utility ha abbassato la raccomandazione a underweight dal precedente equal-weight, con il target price che però sale da 26,80 euro a 27,30 euro per azione.
Nello stesso report sono stati rivisti i prezzi obiettivi di altre società energetiche italiane, tra cui quello di A2a che passa da 1,9 a 2,2 euro, di Snam ora fissato a 4,6 da 4,55 euro, di Terna a 7,2 rispetto ai precedenti 6,9 euro.