I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Cnh Industrial, ma anche sui bancari con Banco Bpm e Bper
Seduta positiva per Piazza Affari che si muove in rialzo all’indomani della Federal Reserve (Fed). A sostenere la Borsa di Milano e le altre europee le indicazioni arrivate ieri dalla banca centrale Usa che ha mantenuto i tassi fermi e apre a una serie di tagli nel corso del 2024 (tre, secondo quanto emerge dai dot plot). E se ieri è stato il Fedv Day oggi si attendono le indicazioni che arriveranno dall’ultima riunione del 2023 della Banca centrale (Bce).
Intanto a Milano, l’indice Ftse Mib sta perdendo vigore e poco dopo le 10 mostra un rialzo dello 0,3% a quota 30.349,67 punti. Tra i titoli in evidenza oggi Cnh Industrial e anche oggi i bancari sotto pressione con Bper e Banco Bpm che guidano i ribassi.
Cnh tra i migliori del Ftse Mib, da lunedì lascia il Ftse Mib
Tra i migliori del Ftse Mib spicca oggi ancora Amplifon, ma spunta anche Cnh Industrial. Tra il 4 e l’8 dicembre, la società ha acquistato quasi 4,7 milioni di azioni ordinarie proprie (per l’esattezza 4.681.039). Azioni che sono state rilevate al prezzo medio unitario di circa 10,11, per un valore complessivo di 47,32 milioni di euro. Inoltre, sul Nyse il gruppo ha riacquistato 1 milione di azioni proprie al prezzo ponderato di 10,96 dollari per azione, per un valore complessivo di 10,96 milioni di dollari, escluse le commissioni. Alla data dell’8 dicembre Cnh detiene 61,7 milioni di azioni ordinarie proprie.
Per Cnh si prepara il momento in cui dovrà lasciare Piazza Affari. La comunicazione ufficiale del FTSE Italia Index Series Technical Committee prevede, infatti, alcune modifiche per l’indice Ftse Mib che diverranno effettive dopo la chiusura delle negoziazioni di venerdì 15 dicembre 2023 (sarà di fatto efficace da lunedì 18 dicembre 2023). Tra le novità c’è Brunello Cucinelli in campo al posto di Cnh.
Il consiglio di amministrazione di Cnh Industrial aveva approvato il mese scorso la richiesta di delisting delle azioni ordinarie della società da Euronext Milano. Come annunciato lo scorso 2 febbraio, la decisione di lasciare la Borsa di Milano e di concentrare la quotazione sul Nyse è stata presa dopo un’attenta analisi dei relativi volumi di scambio sulle due Borse.
Bancari ancora sotto pressione, attenzione a banche centrali
Bancari ancora sotto pressione a Piazza Affari, con Banco Bpm e Bper che sono le peggiori del Ftse Mib. Sia le banche italiane sia quelle spagnole sono in affanno, controcorrente rispetto al buon andamento dello Stoxx 600 Banks che sale di circa lo 0,6%. Tutti i riflettori oggi sono puntanti alla “svolta” Fed che ha mantenuto i tassi di interesse fermi e si prepara a una seroe di tagli il prossimo anno, mentre la Banca Centrale Europea e la Bank of England (BoE) annunceranno le loro decisioni nel corso della giornata. Tra le big del settore UniCredit scivola sotto la soglia dei 25 euro.
“La decisione della Fed conferma la nostra view che è conclusa la fase di rialzo dei tassi, e che nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci una riduzione dei tassi d’interesse reali in risposta ad un quadro macro più debole e incremento del debito dei governi, con un leggero allargamento degli spread creditizi”, segnalano gli analisti di Equita che poi si soffermano sui singoli settori.
“Continuiamo a privilegiare i titoli di qualità rispetto ai ciclici, mentre tra i finanziari, ci aspettiamo che un contesto di calo dei tassi d’interesse favorisca i titoli del risparmio gestito (nostri titoli preferiti Mediolanum, Fineco) e le società meno sensibili al margine d’interesse (come Mediobanca) rispetto alle banche tradizionali”, aggiungono gli esperti della sim milanese.