I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Campari, Bper e STM
L’ultima seduta della settimana parte con il tono positivo in Europa, Piazza Affari compresa. Dopo la due-giorni intensa di riunioni delle banche centrali, con la Fed che ha lasciato i tassi fermi e aperto la strada ai tagli nel 2024 mentre la Bce ha lasciato invariati i tassi ma non ha fatto nessun riferimento alla possibilità di tagli, i listini provano a percorrere la strada dei rialzi. In questo contesto l’indice Ftse Mib avanza dello 0,47% a quota 30.500,55 punti.
Tra le storie a Piazza Affari c’è Campari, ma anche Bper Banca e STMicroelectronics.
Campari e la nuova potenziale acquisizione di Courvoisier (storico cognac premium)
Campari scivola sul fondo del Ftse Mib all’indomani dell’annuncio dell’avvio in esclusiva delle trattative con Beam Santory per acquisire il 100% della società che controlla il marchio di cognac Courvoisier, insieme alle relative strutture produttive.
Si tratta della più rilevante operazione nella storia di Campari Group, che consente un significativo potenziamento negli Stati Uniti, con un potenziale di trasformazione a lungo termine del profilo di crescita nella strategica regione asiatica. Come sottolinea la società italiana si tratta di “un brand iconico e di fama mondiale nel mondo del lusso conferisce a Campari Group un’opportunità di espansione in una delle più importanti categorie degli spirit negli Stati Uniti, e trasforma il suo profilo di crescita in Asia e nel Global Travel Retail attraverso lo sviluppo di un’offerta di alta gamma”.
Venendo ai numeri dell’operazione, il prezzo di acquisto è stato fissato in 1,32 miliardi di dollari di enterprise value in assenza di cassa o debito finanziario, costituito da un prezzo fisso di 1,20 miliardi e un earn-out per un importo massimo di 0,12 miliardi pagabile nel 2029 in base al raggiungimento degli obiettivi di vendite nette realizzate nell’anno fiscale 2028. Il closing è atteso nel 2024, a valle delle necessarie consultazioni coi rappresentanti sindacali e delle consuete approvazioni antitrust.
“L’operazione conferma la capacità del gruppo di cogliere importanti opportunità strategiche a prezzi ragionevoli, anche se con impatto sulla valutazione sostanzialmente neutrale e un profilo di indebitamento più elevato”, sottolineano gli analisti di Equita che mantengono una valutazione hold, con un target price di 11,20 euro per azione. In particolare, il titolo tratta a 25,5 volte P/E 2024, a premio del 43% rispetto allo Stoxx Food&Beverage contro il 57% medio 2018-22 e il 45% pre-pandemia.
Bper e le voci sull’avvio del cantiere governance
Bper avrebbe iniziato già le manovre sul fronte della governance in vista del rinnovo del consiglio di amministrazione nella primavera 2024. In vista dell’assemblea, tra gennaio e febbraio potrebbe arrivare una rosa di nomi per nominare un nuovo amministratore delegato al posto di Montani. Un tema anticipato oggi da “Il Corriere della Sera”, secondo cui tra i possibili candidati ceo di Bper ci sarebbero, come soluzioni interne, il consigliere Gianni Franco Papa o il vice-dg e responsabile finanza Gian Luca Santi, mentre Marina Natale (ex numero uno di AMCO ed ex-Cfo di Unicredit) potrebbe rappresentare una soluzione esterna. Ampio spazio anche al tema del consolidamento. “La nomina potrebbe essere centrale in un eventuale riassetto bancario che avrà come perno Mps”, si legge nell’articolo del quotidiano di Via Solferino.
“Con il rinnovo del cda di Bper nella primavera 2024 e ancora diversi cantieri in fase di ultimazione, difficilmente riteniamo che lo studio dell’operazione Mps da parte di Bper possa partire prima di fine 2024“, segnalano da Equita che mantiene la raccomandazione hold e il target price di 4,60 euro. Inoltre, sempre secondo gli esperti della sim milanese, con l’accordo bancassicurativo con Axa in scadenza nel 2027, rimane da valutare se Bper opterà di muoversi prima su altri nomi, come ad esempio Banca popolare di Sondrio.
STM, tra le top pick di Citi
STMicroelectronics viaggia in deciso rialzo, posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib. A sostenere il titolo del big italo-francese dei chi la valutazione degli analisti di Citi che hanno indicato STM come “top pick” all’interno del settore tecnologico/hardware europeo “in previsione di una domanda di chip per l’automotive che dovrebbe restare resiliente”.
Osservando il consensus da Bloomberg la maggior parte degli analisti sono posizionati sul buy. Nel dettaglio, il 79,2% consiglia di acquistare il titolo (rating buy) e il 12,5% dice di tenerlo in portafoglio (rating hold), solo l’8,3% indica “Sell”. Per il prezzo medio obiettivo a 12 mesi, gli analisti indicano mediamente un target price a 54,97 euro, con un rendimento potenziale di circa il 18,4%.