I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su bancari e Banco Bpm, Leonardo e Stellantis
Dopo una partenza incerta in Europa, i listini hanno accelerato al ribasso nella seconda seduta del 2024. Una debolezza che arriva all’indomani della frenata di Wall Street, con il Nasdaq sotto pressione in scia ai cali di Apple.
“Dopo un eclatante 2023 il primo giorno di negoziazione del nuovo anno ha sofferto una sorta di postumi di una sbornia di Capodanno. La debolezza macroeconomica e la stanchezza dopo nove settimane consecutive di guadagni hanno innescato alcune vendite. Non essendoci catalizzatori significativi per guidare una mossa di risk-off, si può considerare l’azione di ieri come una potenziale presa di profitto dopo un mese di forti performance”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro, che invita a prestare attenzione ad Apple. L’esperto ricorda che la prima società per capitalizzazione di mercato al mondo ha perso circa il 3,6%, ovvero quasi 107 miliardi di dollari di capitalizzazione (equivalente all’intero valore di mercato di Enel, la prima azienda italiana per capitalizzazione, stimato oggi a circa 74 miliardi di dollari).
Tra gli spunti di giornata, oltre all’Ism manifatturiero Usa, si attende in serata la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del Fomc, con gli investitori sempre a caccia di spunti sulle prossime mosse della banca centrale Usa.
A Piazza Affari, arresta anche il Ftse Mib che cede lo 0,8% circa in area 30.268,54 punti dopo una partenza in leggero rialzo.
Da monitorare il comparto bancario, tra i migliori dell’intero 2023, con Banco Bpm e Leonardo che si mettono ancora in luce. Sul fondo Stellantis all’indomani delle immatricolazioni.
Bancari e Leonardo ancora in luce
Il 2023 da poco concluso è stato a Piazza Affari l’anno dei titoli bancari, con il settore che ha corso sostenuto dall’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (Bce). Nella top five dei titoli migliori per il 2023 ci sono, infatti, tre banche (Unicredit, Mps e Bper) ma in vetta grazie a un +85% c’è Leonardo. E anche oggi l’ex Finmeccanica e i bancari (in particolar modo Banco Bpm) continuano la loro corsa rialzista a Milano.
Anche ieri Leonardo ha corso in Borsa in scia alle preoccupazioni legate allo scenario geopolitico, in particolare all’escalation delle tensioni in Medio Oriente.
Il futuro di Mps sotto la lente
Tra i temi che restano in primo piano, guardando ai bancari, c’è quello del futuro di Mps dopo l’operazione clou del 2023: ovvero il collocamento sul mercato del 25% nelle mani del Governo. Adesso, il mercato si interroga su quali potranno essere i potenziali scenari per la banca senese. Si può partire dalle dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che, in una intervista di fine anno a “Il Sole 24 Ore“, ha sottolineato come l’uscita del Tesoro da Mps è cominciata e procede con successo. Inoltre, Giorgetti ha dichiarato che “la Cenerentola Mps è molto più ambita” e si è detto ottimista riguardo ad una soluzione nel 2024, che potrebbe ridefinire il sistema bancario in un’ottica policentrica. Sarà però da capire con chi potrebbe convolare a nozze la banca senese, tra i nomi che circolano ormai da tempo: Unicredit, Bper, Banco Bpm.
Ricordiamo che per Mps il 2023 si era chiuso con l’importante sentenza dello scorso dicembre con l’assoluzione dell’ex presidente Alessandro Profumo e dell’ex amministratore delegato Fabrizio Viola. Entrambi erano stati condannati in primo grado in quanto ritenuti colpevoli delle accuse di falso in bilancio e aggiotaggio in relazione ai derivati Santorini e Alexandria.
Stellantis in calo
Seduta in flessione per Stellantis che si posiziona tra i peggiori titoli di oggi del Ftse Mib. L’azione del big europeo dell’auto cede quasi il 3%. Ieri sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni in Italia. A dicembre il gruppo guidato da Carlo Tavares ha fatto peggio del mercato, chiudendo il mese con un saldo negativo. Stando ai dati dell’Anfia, Stellantis ha immatricolato a dicembre 29.986 veicoli (-9% a/a) mentre l’intero 2023 è stato chiuso con 505.498 (+9% a/a).
“La notizia è neutrale: il mercato italiano pesa meno del 10% delle vendite di Stellantis e dicembre è un mese relativamente debole motivi stagionali”, segnalano gli analisti di Banca Akros che mantengono la raccomandazione “accumulate” e il target price di 25 euro.
Tornando ai dati dell’Anfia, nel complesso del mercato a dicembre sono state immatricolate in Italia 111.136 autovetture (+5,9% a/a), mentre l’intero 2023 è stato archiviato con 1.566.448 immatricolazioni con una crescita del 18,96% sul 2022, ma con un calo di ben il 18,3% sul 2019, cioè sull’anno precedente la pandemia e tutti gli altri eventi negativi che l’hanno accompagnata e seguita.