I titoli del giorno a Piazza Affari: Eni in controtendenza, bancari soffrono
Seduta tinta di rosso per le principali Borse europee, Piazza Affari compresa, dopo la debole performance di Wall Street. Il secondo trimestre non è partito sotto i migliori auspici per gli indici azionari globali, come dimostra l’andamento di ieri della Borsa americana che ha visto il Dow Jones calare dell’1,35%, e l’S&P 500 e il Nasdaq Composite indietreggiare rispettivamente dell’1,2% circa e dell’1,4%. A mettere sotto pressione i listini le dichiarazioni del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha lasciato aperta la possibilità che quest’anno la banca centrale Usa possa decidere di prendere tempo e aspettare prima di un taglio dei tassi, ipotizzando addirittura uno scenario di tassi fermi per tutto il 2024.
“Caduta di Wall Street che, alla fine della seduta di giovedì, ha chiuso decisamente in rosso. A inizio sessione sembrava, per la verità, che potessimo vivere un’altra giornata correttiva, ma poi le dichiarazioni dei banchieri centrali e rappresentanti della Fed hanno sorpreso e deluso le aspettative degli investitori”, commenta Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades, secondo il quale “i motivi sono sempre i soliti e dipendono, sia dalle tensioni geopolitiche mediorientali, ma anche e soprattutto dai dati macro e dalle dichiarazioni dei banchieri centrali“.
Non solo Fed, gli investitori continuano a seguire da vicino anche gli sviluppi del conflitto in Medio Oriente e attendono oggi l’aggiornamento mensile con i dati sul mercato del lavoro americano per il mese di marzo.Intanto in questo scenario a Milano l’indice Ftse Mib si muove in calo dell’1,5% circa. A soffrire è soprattutto il comparto bancario, con Monte dei Paschi di Siena che è la peggiore del listino. Unico segno positivo, al momento, quello di Eni.
Eni, unico segno positivo dopo annunci buyback e dividendo
Eni è l’unico segno positivo della giornata sul Ftse Mib. Forte di una serie di annunci, tra cui quello sul buyback, il titolo del Cane a sei zampe avanza dell’1,2%. Ieri Eni ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti del prossimo 15 maggio la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie (“nuovo programma di buyback”) per un periodo fino alla fine di aprile 2025 con le finalità di remunerare gli azionisti e per la realizzazione del piano di azionariato diffuso per i dipendenti.
In linea con il piano, la società guidata da Descalzi intende pertanto lanciare nel 2024 il nuovo buyback per un valore di 1,1 miliardi di euro. “Tale ammontare potrà essere incrementato, sulla base di eventuali aumenti del CFFO previsto dal piano come sopra descritto, fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro – si legge in una nota -. Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito di tale programma è di 328 milioni di azioni (circa il 10% del capitale sociale di Eni)”.
Sempre ieri il board ha deliberato di distribuire agli azionisti la quarta delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023, a valere sulle riserve disponibili1, di 0,23 euro (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a € 0,94) per ciascuna azione in circolazione alla data di stacco cedola del 20 maggio 20242, con messa in pagamento il 22 maggio 20243, in linea con quanto deliberato dall’Assemblea del 10 maggio 2023.
Bancari sotto pressione
I titoli del comparto bancario soffrono oggi sulla Borsa di Milano. La peggiore del listino è Mps che indietreggia di oltre il 3%, giù anche Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Sondrio che cedono oltre il 2,5%. Debole anche UniCredit che segna una flessione del 2,4% circa. Sul tema banche, gli operatori guardano alla prossima settimana quando verranno diffusi i conti del primo trimestre delle prime big bank Usa, come JPMorgan.