I titoli del giorno a Piazza Affari: Buzzi vola con “fattore Germania”

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A Piazza Affari, come nel resto del Vecchio continente, va oggi la scena il rimbalzo guidato da un flusso di notizie che sembra distendere il clima teso degli ultimi giorni. Tra le principali c’è complice l’apertura del Segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, a trovare qualche compromesso sulle tariffe, i nuovi stimoli cinesi ma soprattutto le notizie che arrivano dalla Germania per la creazione di un fondo per investire infrastrutture.
Ma come sta impattando questo flusso di notizie a Piazza Affari? A metà seduta, l’indice Ftse Mib mostra un rialzo di oltre il 2% a 38.575,85 punti, gettandosi ora alle spalle il calo di oltre il 3% registrato ieri. In evidenza il settore delle costruzioni e del cemento con Buzzi, il podio di migliori vede al secondo posto UniCredit e al terzo STMicroelectronics.
Buzzi in vetta, bene anche Prysmian e UniCredit
E’ stato definito un “game-changer” per le prospettive della Germania e rappresenta a pieno titolo una delle principali notizie della giornata sui mercati. Il prossimo governo tedesco guidato da Merz ha, infatti, annunciato un pacchetto fiscale che potrebbe cambiare radicalmente le prospettive economiche del Paese. Tra le misure principali “la riforma della regola fiscale, escludendo la spesa per la difesa (oltre l’1% del Pil) dal calcolo del deficit; creazione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali nel prossimo decennio, con impatti attesi dal 2026, e una maggiore flessibilità fiscale per i governi locali attraverso la riforma del freno al debito.
Una proposta che sta mettendo le ali ad alcuni titoli del Ftse Mib, tra cui Buzzi che vola di quasi il 13%. Bisogna ricordare che gruppo piemontese del cemento in Germania opera attraverso la controllata al 100% Dyckerhoff GmbH, che vanta una lunga tradizione nel settore e rappresenta il secondo produttore del paese.
“Queste misure necessitano di una modifica costituzionale”, sottolinea Luigi De Bellis, co-head research team di Equita, indicando, tuttavia, che in caso di esecuzione del piano, l’impatto sarà importante soprattutto nel medio termine. Secondo l’esperto, la Germania, che viene da una stagnazione dell’economia negli ultimi anni, potrebbe vedere le prospettive migliorare fino all’1,5-2% annuo dal 2026, soprattutto se la spesa pubblica verrà utilizzata in modo efficiente.
“A livello macro, questa manovra riduce il rischio di peggioramento dell’economia e potrebbe limitare la necessità di tagli profondi da parte della BCE, con effetti positivi per le banche italiane ed europee. Questa iniziativa sarebbe positiva anche per l’Europa nel suo complesso. Anche altri Paesi europei seguirebbero con piani simili”, conclude De Bellis.
Toniche anche UniCredit che recupera dopo lo scossone di ieri per il settore bancario e Prysmian. Quest’ultima approfitta dell’annuncio di un accordo quadriennale, più due periodi opzionali di estensione di due anni ciascuno, per la fornitura di sistemi in cavo interrato ad altissima tensione con Statnett, operatore del sistema di trasmissione in Norvegia e attore chiave all’interno del sistema elettrico in Nord Europa.
Sotto la lente anche Stellantis che, di fronte a un potenziale ammorbidimento sul fronte tariffe, recupera terreno rispetto allo scivolone della vigilia.
Utility in affanno oggi
Sul fondo le utility che si erano messe in evidenza nella seduta della vigilia e che oggi sembrerebbero risentire, secondo alcuni operatori, dell’aumento dei rendimenti dei titoli di stato. Tra le peggiori con cali di circa il 3%: Terna, Snam ed Hera.