I titoli del giorno a Piazza Affari: bene Eni e lusso, ancora giù Stm
A Piazza Affari attenzione rivolta soprattutto alle trimestrali, con il Ftse Mib poco mosso. Due colossi come Enel ed Eni hanno annunciato i risultati, mentre Stm e Stellantis continuano a soffrire, dopo essere sprofondate ieri in scia ai conti. Ben intonato il comparto del lusso, con acquisti su Moncler e Brunello Cucinelli.
Eni spinta dai conti
Nel secondo trimestre, Eni ha riportato risultati sopra le attese, grazie alla solida performance nel business upstream, che ha permesso alla società di rivedere al rialzo le stime sul full year 2024.
L’utile netto adjusted si è attestato a 1,52 miliardi di euro, rispetto a 1,46 miliardi del consensus di Bloomberg. In scia ai conti, Eni ha aumentato il suo target annuale per l’Ebit adjusted proforma di 1 miliardo, a circa 15 miliardi di euro.
La società ha annunciato che il piano di dismissioni procede più rapidamente del previsto e che il leverage dovrebbe scendere significativamente sotto 0,2 a fine anno. Questo dovrebbe consentire un’accelerazione del programma di buyback da €1,6 miliardi e non è da escludere un aumento di 500 milioni al riacquisto di azioni proprie.
Ben intonato il lusso
Fra le migliori di giornata Moncler e Brunello Cucinelli, in un settore del lusso generalmente positivo dopo i dati sulle vendite di Hermès. Nel secondo trimestre, il fatturato dell’azienda francese è cresciuto del 13% (a cambi costanti) a 3,7 miliardi di euro, in linea con le previsioni degli analisti. L’utile operativo ricorrente è balzato da 2,95 a 3,15 miliardi, mentre l’utile netto è cresciuto da 2,23 a 2,37 miliardi.
A livello globale, la domanda di beni di lusso si è normalizzata dopo un boom di spesa post-pandemia e la Cina, uno dei mercati principali, evidenzia segnali di debolezza, anche se le vendite nella regione Asia-Pacifico, che esclude il Giappone, sono aumentate del 5,5%.
All’inizio di questa settimana, i risultati del colosso LVMH hanno deluso le aspettative degli analisti, mostrando un forte calo delle vendite in Asia, al di fuori del Giappone. Il proprietario di Gucci, Kering, si aspetta una continua discesa degli utili nel secondo semestre, a dimostrazione del ciclo discendente del lusso.
Nei giorni scorsi anche Moncler ha diffuso i conti del primo semestre, definiti “resilienti” e “rassicuranti” dalla maggior parte degli analisti, secondo cui l’azienda è ben posizionata per la seconda metà dell’anno dopo un primo semestre sopra le attese.
Stm di nuovo in rosso
Ancora tra le peggiori Stm, all’indomani della trimestrale e della revisione al ribasso della guidance. Il mancato miglioramento degli ordini nel settore Industrial e il calo della domanda negli Automotive hanno portato la società a prevedere ricavi per il 2024 tra 13,2 e 13,7 miliardi di dollari, rispetto alla precedente stima di 14-15 miliardi.
“Dopo l’ulteriore taglio nel segmento industriale, vediamo il rischio di ulteriori riduzioni limitato su questo segmento”, afferma Equita Sim. “Dall’altro lato, l’automotive (46% del fatturato atteso nel 2024) rimane un’area di rischio, visti i messaggi su prezzi/volumi dei principali carmaker, il rischio di correzione delle scorte e una crescita dell’elettrico inferiore alle attese.”
Stellantis prosegue la discesa
Anche Stellantis continua a registrare perdite, dopo i conti sotto le aspettative. Oltre al contesto settoriale sfidante, il Ceo Tavares ha ammesso l’esistenza di problematiche operative aziendali e ha confermato il lancio di almeno 20 nuovi modelli nel corso dell’anno.
Secondo Equita, l’elevato livello di scorte in Nord America (94 giorni) rimane “il problema principale da affrontare attraverso il taglio della produzione (nel 3Q -100k veicoli) e il cambiamento della politica di marketing, con l’obiettivo di tornare alla normalità per inizio 2025.”
Risultati solidi per Enel nel 1° semestre
Un altro colosso di Piazza Affari ha diffuso i risultati: si tratta di Enel, che ha archiviato il primo semestre con una performance solida, riportando una crescita degli utili e una riduzione del debito.
Nel dettaglio, l’utile netto ordinario è salito del 20,6% a 3,96 miliardi, oltre le attese degli analisti, mentre l’indebitamento, alla luce delle dismissioni in fase di finalizzazione, si attesta a circa 55 miliardi.
Elementi che hanno permesso al Ceo Cattaneo di annunciare risultati nella fascia alta delle previsioni per il 2024 di anticipare un dividendo superiore al minimo di 0,43 euro per azione.