I titoli del giorno a Piazza Affari: bancari in affanno, sul fondo Mps
Ancora una seduta ad alta volatilità per Piazza Affari che dopo un avvio positivo ora è in territorio negativo. Nell’ultima seduta della settimana il Ftse Mib si muove in flessione dello 0,4% poco sopra i 30mila punti.
Una frenata dettata dalle indicazioni arrivate dai Pmi della zona euro per il mese di novembre che sono scesi sotto la soglia dei 50 punti e hanno deluso le attese. Nel dettaglio, l’indice Pmi servizi è calato a 49,2 rispetto alle attese di 51,6, mentre quello manifattura è scivolato ancora a 45,2 dai 46 attesi dal mercato.
Gli indici Pmi dell’Eurozona lanciano ancora una volta l’allarme sulla crescita. “Nella riunione di ottobre della Banca centrale europea, la presidente Christine Lagarde ha affermato che tutto stava andando nella stessa direzione: verso il basso. Ha posto poi molta enfasi sui Pmi, che erano appena scesi sotto i 50, segnalando una contrazione, a settembre. Da allora, gli indicatori più importanti sono effettivamente saliti, tra cui il PIil e l’inflazione”, ricordano gli economisti di ING sottolineando che “I pmi di novembre rappresentano un altro campanello d’allarme per i policymaker dell’eurozona che l’economia continua a mostrare segnali di debolezza. Ma dopo che i dati del PIL del terzo trimestre hanno mostrato un’accelerazione, la domanda è quanto seriamente verrà preso questo segnale”.
Per l’Italia in arrivo stasera il test rating. Dopo la chiusura di Wall Street, è atteso il giudizio di Moody’s sul rating sovrano italiano, attualmente fissato a ‘Baa3’ con outlook stabile.
A Milano, i bancari hanno cambiato passo e ora sono tra i peggiori del listino dopo un buon avvio. Vendite su Banca Monte Paschi di Siena, UniCredit e Banca popolare di Sondrio che cedono oltre il 2,5%. Tra le migliori del listino spiccano oggi DiaSorin, Inwit e Terna.
Bancari sotto pressione
Bancari nuovamente sotto pressione, con Mps che guida i ribassi. Il titolo della banca senese cede quasi il 3%, in una seduta che ha visto i bancari invertire la rotta dopo un positivo avvio di giornata. Ricordiamo che i bancari che restano, però, il comparto che ha corso maggiormente in questo 2024. Basta guardare le performance da inizio anno, con Mps che è il secondo titolo del Ftse Mib del 2024 grazie a un rialzo di circa il 90% alle spalle di Unipol (+125,5% ytd). Sul terzo gradino del podio Bper che tallona Mps con una crescita da inizio anno del 90% circa.
UniCredit, sotto la lente sempre operazione Commerz
In calo anche UniCredit che cede circa il 3%. Per la banca di piazza Gae Aulenti uno dei temi caldi resta l’operazione con i tedeschi di Commerzbank. E proprio oggi tengono banco le dichiarazioni di Bettina Orlopp, ceo della banca tedesca, che ha dichiarato che spetta al management della banca (e non al governo) prendere una decisione su una potenziale operazione con UniCredit.
Sull’operazione, nei giorni scorsi, Filippo Diodovich, senior market Strategist di IG Italia, aveva dichiarato: “è complessa sotto tanti punti di vista. Tuttavia, al momento Unicredit ha un grande vantaggio: per gli azionisti di Commerzbank l’offerta dell’istituto italiano dovrebbe essere molto favorevole. Il principale rischio per Unicredit è il tempo. Più l’operazione rimane in bilico più il management di Commerzbank può trovare delle soluzioni efficienti per fronteggiarla e più la politica può creare un clima negativo rispetto a Unicredit e creare una coalizione di grandi azionisti pro-indipendenza“.