I titoli del giorno a Piazza Affari: avanzano Diasorin, Recordati e Leonardo
Piazza Affari in modesto rialzo, in una seduta cauta prima dei risultati di Nvidia, in uscita dopo la chiusura di Wall Street. Sul Ftse Mib si distinguono i titoli farmaceutici, industriali e le utilities, mentre arretrano perlopiù banche e petroliferi.
Pharma e industriali in luce
Fra le migliori le società di healthcare Diasorin e Recordati, in un contesto di rotazione settoriale verso i comparti più difensivi e anticiclici.
Tra questi le utilities, con A2a sotto i riflettori dopo il via livera dell’AGCM all’acquisizione delle reti elettriche di Enel a Milano e Brescia.
In evidenza pure Leonardo, tra i potenziali beneficiari dell’aumento della spesa per la difesa previsto nei prossimi due anni. Secondo un’analisi di Vertical Research Partners per il Financial Times, l’indotto per il settore dovrebbe generare flussi di cassa per oltre $ 50 miliardi nel biennio a venire e la società italiana figura tra i principali indiziati a beneficiare di tali investimenti.
Ben intonata Brunello Cucinelli aspettando i risultati del primo semestre, in uscita questa sera, dopo i dati preliminari sui ricavi diffusi a luglio.
Fuori dal listino principale, acquisti su Maire Tecnimont grazie all’avvio di copertura con rating “buy” e target price 10 euro da parte degli analisti di Jefferies.
Deboli banche e petroliferi
In calo invece le banche, in particolare Bper Banca, Bca Mps e Banco Bpm.
Sottotono anche il settore oil&gas, quest’ultimo frenato dalla correzione del greggio. Eni, Saipem e Tenaris perdono terreno in scia al petrolio Brent, reduce in precedenza da un rally di tre giorni innescato dai toni accomodanti di Powell a Jackson Hole, le tensioni geopolitiche in Medio Oriente e il blocco della produzione nella Libia orientale.
Tim esce dai radar
Intanto si raffredda parzialmente l’interesse su Telecom Italia, sotto i riflettori negli ultimi giorni per via delle speculazioni sul futuro della quota di Vivendi.
L’ex consulente dei transalpini Andrea Pezzi ha smentito i rumors che lo vedevano al lavoro per una cordata internazionale interessata a rilevare almeno in parte la partecipazione di Vivendi in Tim.
Secondo Equita Sim, “il tema dell’uscita di Vivendi dal capitale è importante ma la nostra impressione è che a oggi non siano ancora maturate le condizioni per una soluzione”.