I titoli del giorno a Piazza Affari: Amplifon, Banco Bpm e i bancari
Prevale la cautela sulle principali Borse europee, in una seduta d’attesa in vista della due giorni delle banche centrali con le nuove proiezioni macroeconomiche. Attesa per le indicazioni che arriveranno stasera dalla Federal Reserve (Fed) e domani dalla Banca centrale europea (Bce). Se il mercato non sembra mostrare dubbi sul fatto che la banca centrale Usa mantenga i tassi invariati resta però a caccia di indizi sulle prossime mosse legate al futuro taglio dei tassi. E in questo senso saranno fondamentali le parole del presidente Jerome Powell.
“L’elemento cruciale sarà quindi se e quanto Powell validerà la narrativa di mercato riguardo la tempistica e l’entità di una fase di tagli. Dal meeting emergeranno anche le nuove stime su crescita ed inflazione e verrà aggiornata la nuvola dei punti (a settembre le attese erano per 50pb di tagli nel 2024)”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services in vista dell’appuntamento di stasera.
Intanto mentre il Vecchio continente mostra una certa cautela, Piazza Affari prova a tenere la barra dritta con il Ftse Mib che viaggia in leggero rialzo dello 0,13% a 30.380,88 punti. Tra i migliori titoli del listino milanese spicca oggi Amplifon dopo l’acquisizione in Uruguay, tra le peggiori le banche guidate da Banco Bpm che riprende fiato dopo i rialzi di ieri in scia alla presentazione del nuovo piano strategico al 2026.
Amplifon e la tappa in Uruguay
Denaro su Amplifon che oggi si guadagna la vetta del Ftse Mib grazie alla mossa in Uruguay. La società attiva nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito ha, infatti, annunciato l’accordo vincolante che le permetterà di entrare in Uruguay grazie all’acquisizione del Gruppo Audical, il principale operatore nazionale nel settore dell’hearing care. Il perfezionamento dell’operazione è atteso a gennaio 2024.
“L’ingresso in Uruguay – commenta Enrico Vita, amministratore delegato di Amplifon – è una nuova tappa del nostro percorso di internazionalizzazione e di crescita nelle Americhe, un’area che sarà centrale nello sviluppo futuro di Amplifon. Con questa operazione, abbiamo colto l’opportunità di acquisire un’azienda eccellente che condivide con Amplifon la leadership del proprio mercato di riferimento e valori essenziali come l’attenzione al cliente e la qualità del servizio”.
Con l’ingresso in Uruguay salgono a 26 i paesi nei quali opera Amplifon nel mondo, per un totale di oltre 9.500 punti vendita. Nelle Americhe, il Gruppo Amplifon è già attivo in sei stati dell’America Latina (Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico e Panama) con il marchio Gaes, oltre che negli Stati Uniti e in Canada, i due principali mercati dell’area. Le Americhe hanno generato complessivamente ricavi annui per circa 400 milioni di euro nel
2022 (circa il 20% del totale del Gruppo Amplifon) tramite oltre 1.800 punti vendita.
Banco Bpm in calo, ma analisti approvano il nuovo piano
Seduta in calo per Banco Bpm che riprende fiato dopo la corsa della vigilia innescata dal nuovo piano che prevede una significativa remunerazione per i soci. Oggi il piano della terza maggiore banca italiana è sotto la lente d’ingrandimento degli analisti che apprezzano proprio la maggiore retribuzione per gli azionisti. Sul fronte della remunerazione dei soci, la società guidata da Giuseppe Castagna ha chiarito che sarà pari a circa 4 miliardi lungo il piano, ovvero “5 volte della distribuzione degli ultimi 4 anni e Oltre 50% dell’attuale capitalizzazione di mercato”. Guardando al 2024, la distribuzione complessiva di dividendi prevista di circa 1,3 miliardi di euro. Inoltre, la banca indica che dal 2024 le modalità di remunerazione (dividendi/share buyback) saranno definite anno per anno, con l’introduzione di un acconto sul dividendo. Apprezzata anche la novità sul fronte della cedola con l’introduzione di un dividendo ad interim nel corso del 2024.
Un nuovo piano, che prevede un utile netto cumulato al 2026 di circa 6 miliardi di euro, accolto positivamente dagli analisti di Equita. Quest’ultimi definiscono il piano di Banco Bpm “in continuità”. Gli esperti hanno rivisto al rialzo del 2% il target price che sale a 6,2 euro.
Analisti che restano nella maggior parte dei casi posizionati sul buy. Attualmente il consensus Bloomberg indica 13 buy (circa il 76,5%), 4 hold e nessun sell sul titolo con un target price medio a 6,34 euro (con un rendimento potenziale del 26,8%).
Bancari sotto la lente dopo Eba
Non solo Banco Bpm, ma tutto il comparto bancario resta sotto i riflettori dopo le indicazioni arrivate ieri dall’Autorità bancaria europea (Eba) che ha pubblicato il rapporto sulla sua valutazione annuale del rischio del sistema bancario europeo. Il Rapporto, accompagnato dalla pubblicazione dell’esercizio di trasparenza su 123 banche in 26 Paesi, ha messo in luce la resilienza del comparto europeo all’indomani delle turbolenze bancarie del marzo 2023 (con i casi Credit Suisse e banche regionali Usa tra tutte).
L’Eba sottolinea come la capitalizzazione rimanga elevata, con il capitale CET1 medio nel sistema bancario europeo che ha raggiunto il livello più alto (16%). Uno scenario in cui gli elevati livelli dei tassi di interesse hanno favorito i margini di interesse, ma potrebbe essere vicino il punto di svolta.
“La crescita economica contenuta, le pressioni inflazionistiche, i livelli elevati dei tassi di interesse e l’accresciuta incertezza, dovuta anche alle tensioni geopolitiche, hanno creato un ambiente macroeconomico incerto – si legge nel documento -. Gli elevati livelli dei tassi di interesse hanno pesato sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, influenzando i consumi e la spesa per investimenti”. “La qualità degli asset rimane solida, ma uno scenario di crescita economica più debole e i livelli elevati dei tassi di interesse possono aumentare i fattori di rischio”, segnala l’Eba.
Tra le big di Piazza Affari Intesa Sanpaolo, Bper e UniCredit strappano un segno positivo.