Notizie Indici e quotazioni I sei titoli del club e-commerce che sono volati +617% da crisi. Alert bolla più grande di tutti i tempi

I sei titoli del club e-commerce che sono volati +617% da crisi. Alert bolla più grande di tutti i tempi

27 Marzo 2018 10:40

L’ultima bolla pronta a esplodere? E’ sotto gli occhi di tutti e si può riassumere in una parola: e-commerce. A individuarla è Mark Hartnett di Bank of America, che fa notare come i prezzi di alcuni asset appartenenti al settore, ovvero le quotazioni di Amazon, Netflix, Google, Twitter, eBay e Facebook, abbiano riportato un rally monstre, pari a +617%, dalla crisi finanziaria.

E’ dunque, per l’analista, l’e-commerce la terza bolla più grande degli ultimi 40 anni e, a questo ritmo – presupponendo che non ci sarà nessun forte dietrofront da parte dei sei titoli che fanno parte del gruppo –  sempre l’e-commerce diventerà la bolla più grande di tutti i tempi, nell’arco dei prossimi mesi.

Nella sua analisi, Bank of America fa notare che viviamo al momento il secondo mercato toro dell’azionario più forte della storia, che si caratterizza per il balzo degli asset cosiddetti ‘deflazionistici’, come bond, credito, azioni growth stocks (+315%), che hanno ampiamente sovraperformato i cosiddetti asset inflazionistici, come le commodities, il cash, le banche, le azioni value.

Allo stesso tempo, l’azionario Usa (+269%) ha fatto meglio di altri indici azionari a livello globale, dal lancio del Quantitative easing da parte della Federal Reserve. E’ indubbio, dunque, per la divisione di ricerca di Bank of America, che la bolla che si è formata è stata creata dalla banca centrale americana.

Bank of America parla esattamente di una situazione in cui la Fed, invece di far salire gli asset legati all’inflazione, ha dato il via a una reflazione degli asset deflazionistici.

Tutto questo, mentre nella sessione della vigilia le speranze di un accordo commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti hanno riacceso la propensione al rischio, portando lo S&P 500 a segnare il balzo giornaliero più forte dall’agosto del 2015. L’azionario Usa è riuscito così a riprendersi dai pesanti smobilizzi della scorsa settimana, i più forti su base settimanale in due anni.