Notizie Notizie Mondo Harley-Davidson vara le contromisure anti-dazi: alcune produzioni fuori dagli Usa

Harley-Davidson vara le contromisure anti-dazi: alcune produzioni fuori dagli Usa

25 Giugno 2018 16:30

La guerra dei dazi voluta dal Presidente Trump inizia a ripercuotersi su Washington. A seguito del varo delle tariffe su alluminio e acciaio, la risposta europea non si è fatta attendere: le misure approvate dal Commissario UE al Commercio, Cecilia Malmström, puntano a colpire prodotti simbolo del “made in Usa” come jeans, bourbon, sigarette e le moto da sempre ambasciatrici dello stile statunitense, le mitiche Harley-Davidson.

Proprio la casa di Milwaukee, i cui prodotti dal 22 giugno sono tassati al 31 per cento (dal 6%), ha fatto sapere di voler spostare la produzione dei modelli destinati al mercato europeo negli stabilimenti situati fuori dal territorio statunitense (Brasile, India e Tailandia). Questo perché continuare a produrre questi modelli negli Usa comporterebbe un aggravio medio di 2.200 dollari per ogni moto.

Harley-Davidson, si legge nella nota depositata presso l’autorità della borsa statunitense, “ritiene che il forte aumento dei costi, se passato ai rivenditori e ai consumatori, potrebbe avere un impatto immediato e duraturo al business nella regione, riducendo l’accesso dei consumatori ai prodotti Harley-Davidson e impattando negativamente sulla sostenibilità del business dei suoi rivenditori”. Per la conversione saranno necessari 9-18 mesi.

Le nuove tariffe europee costeranno 30-45 milioni di dollari nella restante parte del 2018 e 90-100 milioni l’anno dal 2019. “Incrementare la produzione internazionale per alleviare l’effetto dei dazi Ue […] rappresenta l’unica opzione perseguibile per rendere le moto accessibili ai consumatori UE”, rileva la società.

L’anno scorso, nell’area Europea, Medio Oriente e Africa sono state vendute 44.935 moto, pari al 18,5% delle vendite globali e a quasi la metà delle vendite fuori del mercato domestico. La Harley-Davidson è una delle prime aziende a quantificare l’impatto finanziario della guerra di tariffe scatenata da Trump e ad annunciare le relative contromisure che, in questo caso, vanno in direzione opposto ai desiderata di Washington. Il titolo HOG a Wall Street segna un -2,58% a 43,07 dollari.