Goldman Sachs: questi due titoli faranno almeno +70%
Goldman Sachs presenta view Fed e due titoli con forte potenziale
Da Goldman Sachs arriva la view su due titoli azionari scambiati a Wall Street che avrebbero un margine di rialzo pari ad almeno +70%.
Con i segnali che avevano inizialmente indicato che l’inflazione Usa fosse finalmente domata, il 2023 si era aperto con la speranza che la Fed assumesse un atteggiamento meno aggressivo e iniziasse a tagliare i tassi di interesse.
Gli ultimi dati hanno affossato però questa speranza, portando lo stesso presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ad avvertire che “i tassi potrebbero salire più di quanto anticipato.
Tra l’altro, la narrativa che la Fed fosse pronta a tagliare i tassi Usa entro il 2023 non aveva di certo incantato lui, Lotfi Karoui, chief credit strategist di Goldman Sachs.
Che, di recente, aveva detto:
“Nessuna svolta. Di certo non ci saranno tagli nel 2023”.
Secondo Karoui, la Fed prenderà in considerazione una riduzione dei tassi soltanto nel primo o secondo trimestre del 2024.
Karoui prevede inoltre un “atterraggio morbido” per l’economia statunitense e ritiene che le probabilità di una recessione siano generalmente piuttosto basse.
Qualunque sia il futuro, nel mercato azionario ci saranno sempre opportunità da cogliere per gli investitori e Kash Rangan, analista collega di Karoui presso Goldman Sachs, ha rastrellato qua e là azioni pronte a fare il salto di qualità, individuando un paio di titoli che, a suo avviso, registreranno guadagni di almeno il 70% nell’anno a venire.
Salesforce: la scelta di Goldman Sachs
Il primo titolo che suscita l’interesse di Goldman è Salesforce, tra i nomi più noti del settore tecnologico e del marketing. Salesforce è da tempo leader nella nicchia del Customer Relationship Management.
L’azienda offre soluzioni software e applicazioni basate sul cloud per le vendite, l’assistenza e il marketing, attraverso il popolare modello SaaS.
Salesforce, viene messo in evidenza, ha continuato a registrare un aumento costante dei ricavi e degli utili: fattore che ha portato Rangan di Goldman a ribadire il rating Buy su questo titolo:
“Salesforce vanta una rara combinazione di leadership di mercato (quota del 30%) nella più grande categoria del mercato del software da 620 miliardi di dollari e una leva di redditività in gran parte non sfruttata all’interno del settore S&M”.
Rangan ha sul titolo Salesfoce un target price a 12 mesi di 310 dollari per azione, suggerendo che si prospetta un guadagno del 90%.
GitLab: il software utilizzato da Nvidia e Siemens
Il secondo titolo da guardare con attenzione è GitLab, l’innovativa piattaforma DevSecOps basata su un modello open-source che offre agli utenti maggiore velocità ed efficienza nel lavoro devops, generando al contempo il massimo rendimento dal prodotto finale.
GitLab consente agli utenti e ai collaboratori di contribuire insieme alla pianificazione, alla costruzione e all’implementazione della piattaforma – questo è il grande vantaggio dell’architettura open-source – con servizi di base forniti gratuitamente e aggiornamenti disponibili attraverso un modello di abbonamento.
GitLab ha iniziato la sua attività nel 2014.
Negli anni successivi, l’azienda è cresciuta e ora vanta circa 133 rilasci mensili consecutivi, più di 3.300 collaboratori di codice e oltre 30 milioni di utenti registrati.
Il software è utilizzato da nomi importanti come Nvidia, Siemens, T-Mobile e la stessa Goldman Sachs.
Lo scorso dicembre, GitLab ha pubblicato i risultati finanziari per il terzo trimestre dell’anno fiscale 2023, che hanno messo in evidenza un aumento del giro d’affari del 69% rispetto all’anno precedente, a 113 milioni di dollari. Si tratta del più alto fatturato trimestrale registrato da quando l’azienda è stata quotata in borsa con una operazione di Ipo lanciata nell’ottobre del 2021.
Sebbene i risultati finanziari di GitLab appaiano solidi, l’azienda non è stata esente dal rallentamento del settore tecnologico registrato di recente.
Abbiamo tutti sentito le notizie di grandi licenziamenti presso nomi importanti come Google e Facebook, ed Elon Musk ha ridotto drasticamente la forza lavoro di Twitter dopo aver preso il controllo dell’azienda.
Anche GitLab sta riducendo la sua forza lavoro. Il 9 febbraio, l’amministratore delegato della società ha reso noto che lascerà andare circa il 7% dei suoi dipendenti.
Kash Rangan continua a vedere questo titolo come un netto vantaggio per gli investitori e scrive:
“Ricordiamo agli investitori che negli ultimi due trimestri GitLab è stata in grado di evitare pressioni significative da parte del contesto macro. Viste le tendenze più ampie che abbiamo visto emergere nel settore del software, non saremmo sorpresi se il management rivalutasse la propria strategia futura alla luce di queste dinamiche. Sebbene ciò possa comportare un ridimensionamento della cifra di crescita dei ricavi del +40% delineata all’inizio di dicembre, rimaniamo costruttivi sulla capacità della società di guidare la crescita attraverso la forte proposta di valore della sua piattaforma…”
Ancora, l’analista di Goldman Sachs ha sottolineato che “le sue crescenti partnership con altri fornitori di cloud, in particolare Google Cloud, potrebbero anche fornire forti integrazioni con funzionalità AI comparabili, che possono migliorare il suo posizionamento in questi prodotti di punta”.
Considerando il rapporto rischio-rendimento “positivo”, Rangan ha un rating “Buy” sulle azioni GitLab e il suo obiettivo di prezzo, fissato a 75 dollari, implica un potenziale di rialzo a un anno del 70% rispetto ai livelli attuali.