Goldman Sachs punta sul Venezuela, compra bond per 2,8 miliardi di dollari
Un Paese allo stremo dove gli scontri tra le forze di polizia e gli oppositori del governo Maduro sono all’ordine del giorno. Ad aprile il presidete Nicolas Maduro aveva annunciato la volontà di una radicale riforma costituzionale, definita subito un “golpe” dai suoi oppositori. Stiamo parlando del Venezuela, uno dei Paesi che corre sempre sul filo di lana del default che sta vivendo il più classico dei paradossi finanziari.
Pil in picchiata, inflazione completamente fuori controllo ma nel frattempo in Borsa è un vero e proprio boom con la piazza finanziaria venezuelana che da inizio anno ha più che raddoppiato il proprio valore. In questa situazione Goldman Sachs punta forte sul Venezuela comprando 2,8 miliardi di dollari di bond venezuelani che erano detenuti dalla Banca centrale del Paese sudamericano.
La scorsa settimana il colosso bancario americano aveva investito circa 865 milioni di dollari per obbligazioni emesse da Petroleos de Venezuela nel 2014 con scadenza 2022. Il prezzo implica uno sconto del 31% rispetto al valore dei titoli con uguale scadenza. Secondo gli analisti la mossa di Goldman Sachs è da leggere come una scommessa nel cambio di governo, evento che potrebbe più che raddoppiare il valore del debito.
I bond venezuelani in dollari Usa, complice la loro elevata rischiosità, sono sempre tra i più scambiati sul mercato EuroTLX. Il bond con scadenza 2031 (USP17625AD98) quota in area 95, l’obbligazione con scadenza 2026 tratta a 56, mentre il titolo con scadenza 2022 viaggia in area 60.