Notizie Notizie Mondo Giornata Mondiale Acqua: l’ETF ad hoc di LGIM

Giornata Mondiale Acqua: l’ETF ad hoc di LGIM

22 Marzo 2023 14:29

Oggi, 22 marzo, si celebra la celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, la risorsa più importante per il pianeta e, probabilmente, la risorsa data anche più come scontata. La Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite più di 30 anni fa, è arrivata quest’anno insieme alla pubblicazione di un rapporto, pubblicato dall’Unesco, il cui titolo dice (o profetizza) tutto:

“Imminent risk of a global water crisis (UNESCO/UN-Water)”. Ovvero: “Rischio imminente di una crisi di acqua globale”.

Nel report viene fatto notare che sono ben 2 miliardi (il 26% della popolazione globale), le persone che non hanno accesso a un’acqua da bere che sia sicura per la salute, mentre sono ben 3,6 miliardi le persone (il 46% della popolazione), che non hanno un accesso a una sanificazione dell’acqua gestita in sicurezza. Il rapporto, viene precisato, è stato pubblicato ieri (21 marzo 2023) nella UN 2023 Water Conference di New York.

L’outlook è inquietante:

“La popolazione urbana globale alle prese con la scarsità di acqua dovrebbe raddoppiare da 930 milioni del 2016 a 1,7-2,4 miliardi di persone, nel 2050. L’incidenza crescente di fenomeni di siccità estremi e prolungati è un altro fattore che sta mettendo sotto stress gli ecosistemi, con conseguenze catastrofiche sia per le specie animali che per quelle vegetali”.

Alla luce di questo scenario, Legal & General Investment Management (LGIM), in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ha spiegato come l’accesso, la distribuzione e il consumo di questa “saranno questioni sempre più pressanti nei prossimi anni, ma anche come tutto ciò costituisca un’opportunità di investimento”.

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La nota di LGIM su Giornata Mondiale dell’Acqua

Nella nota “LGIM: investire in tecnologia per combattere contro la crisi dell’acqua”, firmata da Aanand Venkatramanan, Head of ETFs di LGIM, è stato ricordato che “il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, una ricorrenza istituita dall’Onu oltre 30 anni fa, al fine di sensibilizzare il pubblico sulla crisi dell’acqua che si protrae ancora oggi e spingere gli stati membri a intraprendere azioni concrete per debellare questa annosa questione”.

“Ma come può un elemento che ricopre oltre il 70% del pianeta rappresentare non solo una problematica a livello mondiale, ma anche un’opportunità di investimento per noi di LGIM, tanto da spingerci, nel 2019, a quotare un ETF dedicato?“, si è chiesto il responsabile degli ETF di LGIM.

“La risposta sta nel fatto che di questo 70%, solo una minima parte (circa il 3%) è abbastanza ‘pura’ per essere bevuta o per essere utilizzata in cucina, faccende domestiche e tante altre attività ed è per questo che l’acqua pulita è una risorsa estremamente rara. Si aggiunga anche che due terzi di questa è contenuta nei ghiacciai o non è comunque disponibile per altri motivi”.

Ora, “considerando che la popolazione globale dovrebbe crescere da 7,9 miliardi di individui odierni a 9,7 miliardi nel 2050, è facile capire come mai la questione dell’acqua diventerà una problematica sempre maggiore in futuro – ha continuato Aanand Venkatramanan – Un altro motivo che deve spingerci a usare questa risorsa in modo più efficiente è rappresentato dai cambiamenti climatici, che non solo aggiungono ulteriore pressione al tema, ma ne danno anche una dimensione nuova sotto tanti punti di vista”.

Impatto economico balzato a doppio della media ultimi 20 anni

“Per contestualizzare meglio lo scenario, si pensi che nel 2021 l’impatto economico derivante da uragani, inondazioni e siccità in paesi come l’Australia, il Canada, la Cina, gli Emirati, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti si è attestato complessivamente a 224,2 miliardi di dollari, il doppio della media degli ultimi 20 anni”.

“Se poi si va a considerare la spesa necessaria alla modernizzazione dell’infrastruttura idrica – ha fatto notare il responsabile della divisione di ETF di LGIM – il range dei costi va da 6,7 trilioni di dollari nel 2030 a 22,6 trilioni nel 2050. Infine, ad aggiungere ulteriore pressione al tema della fornitura di acqua è la questione delle perdite che si registrano nel sistema di tubature collegate alle nostre abitazioni”.

Un esempio?

“In UK ci sono 346.455 chilometri di tubature idriche, che tutti i giorni fanno registrare un ammontare di perdite che potrebbe riempire fino a 1.245 piscine olimpioniche“.

LGIM e l’ETF ad hoc L&G Clean Water UCITS ETF

“Alla luce di ciò – ha sottolineato Aanand Venkatramanan – la questione dell’acqua è e sarà una tematica che attrarrà una grande quantità di denaro per risolvere tutte le problematiche presentate. Per questo può essere considerata anche come una grande opportunità di investimento e per questo, nel 2019, noi di LGIM abbiamo quotato il L&G Clean Water UCITS ETF, che permette agli investitori di crearsi una posizione verso questo tema, in modo più specifico e senza sovrapporsi con gli indici tradizionali”.

In che modo?

“In particolare, il nostro fondo racchiude le azioni di imprese attive nello sviluppo di tecnologie che permettano alle utility di gestire le risorse idriche in modo più efficiente, come ‘registratori’, sensori e contatori smart, che permettono agli utenti e alle utility di avere l’accesso a informazioni dettagliate sul consumo di acqua e sulla presenza di perdite”.

Il responsabile degli ETF di LGIM ha concluso la nota rimarcando che “questo non è solo un segmento essenziale per incrementare la produzione, la distribuzione e il consumo di acqua pura, ma anche un mercato in forte espansione; infatti, secondo le nostre previsioni, la gestione smart dell’acqua dovrebbe crescere di un tasso aggregato annuo del 14,2% tra il 2022 e il 2031″.