Notizie Notizie Mondo Giappone, Il team Abe 3.0 e le nuove politiche dopo il rimpasto di governo

Giappone, Il team Abe 3.0 e le nuove politiche dopo il rimpasto di governo

10 Agosto 2017 19:45

 
 

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha presentato il suo terzo gabinetto dal dicembre 2012 che, come nei governi precedenti, è dominato dagli alleati più affidabili e a lui vicini politicamente. Poiché le posizioni chiave non sono cambiate (Aso rimane Ministro delle finanze, Seko Ministro dell’economia e Suga Portavoce del gabinetto) si può tranquillamente parlare di un rimpasto. Le attese degli analisti però sono alte: “Ci aspettiamo che questo nuovo gabinetto presenterà una manovra suppletiva di circa 5 trilioni di yen entro ottobre, focalizzata su un maggiore sostegno per le donne, le famiglie e gli anziani”, dice Jesper Koll, Head of WisdomTree in Japan. Per i mercati la nomina più interessante è senz’altro quella di Kato Katsunobu da Ministro dell’inclusione a Ministro della sanità, del welfare e del lavoro, ministero cui spetta la supervisione del sistema pensionistico pubblico, GPIF. “Kato è uno dei più fidati alleati di Abe e ci si aspetta che il suo ministero si faccia carico delle iniziative più importanti, sia dal punto di vista dei cambiamenti strutturali che da quello degli equilibri macro”, conferma Koll. Secondo lo strategist, le attese sono di riforme più incisive in materia di mercato del lavoro e assistenza sociale, con l’aumento degli incentivi per una maggiore partecipazione dei giovani e delle donne a una economia a tempo pieno. “Pare infatti probabile un aumento degli assegni familiari e una riduzione degli oneri per l’istruzione dei figli, nonché un maggiore impegno per un aumento della flessibilità dei contratti di lavoro a tempo pieno (la cosiddetta occupazione di “terzo contratto”). “Riteniamo che una manovra suppletiva incentrata sull’aumento del reddito disponibile per le donne e le famiglie con bambini possa essere presentata entro l’inizio dell’autunno” dice Koll.
 
Il neo welfare nipponico

 

Se in generale la sfida per Abe sarà quella di porre rimedio al suo recente calo di popolarità, per quanto riguarda le questioni di carattere strutturale va segnalata la questione pensionistica. Il precedente Ministro della sanità, del welfare e del lavoro aveva negato al fondo pensioni GPIF la possibilità di operare direttamente su azioni: tutte le partecipazioni azionarie sono infatti affidate a gestori esterni. Sarà quindi interessante per gli osservatori vedere se il nuovo ministro sarà aperto a una gestione diretta degli investimenti azionari da parte del fondo GPIF. “Dal punto di vista del fondo GPIF, la gestione diretta di tali investimenti potrebbe potenzialmente favorire gli sforzi intrapresi per migliorare la corporate governance e la responsabilità in materia ESG – dice Koll – Inoltre, il nuovo ministro sembra pronto a impegnarsi in modo più aggressivo per l’aggiornamento dell’infrastruttura IT e l’uso di analisi di “big data” per ottimizzare i costi e la ripartizione dell’assistenza sociale. In altre parole, riteniamo che le richieste di bilancio in materia di IT siano destinate ad aumentare”. 

 
 Manovra suppletiva

 

Secondo Koll, quindi, una maggiore attenzione a donne, famiglia e istruzione gratuita, nonché un maggiore sostegno pubblico all’assistenza per gli anziani, costituiranno probabilmente la colonna portante di questa nuova fase politica. “Ci aspettiamo quindi che una manovra di bilancio suppletiva di circa 5 trilioni di yen sia presentata entro il mese di ottobre”, spiega lo strategist. Che conclude: “Per quanto riguarda la politica monetaria, il rimpasto governativo non ha praticamente alcun impatto, dato che il dibattito su chi debba essere il prossimo governatore della BoJ – il primo mandato di Kuroda si conclude infatti a marzo 2018 – entrerà nel vivo solo all’inizio del prossimo anno”.