Notizie Dati Macroeconomici Germania: timori di una guerra commerciale spingono al ribasso l’indice ZEW

Germania: timori di una guerra commerciale spingono al ribasso l’indice ZEW

20 Marzo 2018 12:29

Deciso calo per l’indice tedesco ZEW. Il dato, che tasta il polso a 300 tra investitori istituzionali e analisti della prima economia europea, nel mese corrente è passato da 17,8 a 5,1 punti. Il risultato è decisamente inferiore rispetto alla contrazione, a 13,1 punti, stimata dagli analisti.

“Le tensioni relative un conflitto commerciale globale guidato dagli Stati Uniti hanno reso gli esperti più cauti nelle loro previsioni”, ha commentato Achim Wambach, presidente del Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung. “Il rafforzamento dell’euro –continua Wambach – ha inoltre impattato sull’outlook relativo l’economia tedesca, fortemente dipendente dalle esportazioni”.

Nel dettaglio delle singole componenti, la voce relativa la situazione attuale passa a 90,7, dai 92,3 punti di febbraio mentre guardando l’intera Eurozona l’indice generale scende di 15,9 a 13,4 punti (-20,7 a -5,4 punti nel caso italiano) e il dato sulla situazione attuale arretra a 56,2 punti, -1,5 su febbraio (-10,5 a -18,7).

Carsten Brzeski, analista di ING, rileva che si tratta del primo vero indicatore rilasciato nella Zona Euro dopo la formazione del governo di coalizione in Germania e l’annuncio delle misure protezionistiche da parte dell’amministrazione Trump. “Le turbolenze dei mercati azionari degli ultimi due mesi, tra cui il saliscendi dei rendimenti delle obbligazioni, il rafforzamento dell’euro in atto da inizio anno e le questioni politiche, sembrerebbero aver impattato l’entusiasmo degli investitori”.

Anche se lo ZEW è da sempre apprezzato perché rappresenta uno strumento utile a pronosticare cambi di direzione del ciclo economico con un anticipo di 4-6 mesi, Brzeski ritiene che una singola lettura non sia sufficiente per stimare una contrazione dell’attività economica, nonostante “la crescita del differenziale tra la valutazione attuale e la componente aspettative sia degna di nota”.

Anche se il dato sulle condizioni attuali è in grado di sostenere l’outlook di breve termine della prima economia di Eurolandia, “la debolezza delle aspettative suggerisce che una certa dose di attenzione potrebbe essere utile”.