Notizie Notizie Mondo Fuga da fondi azionari globali: emorragia a livelli record da crac Lehman Brothers

Fuga da fondi azionari globali: emorragia a livelli record da crac Lehman Brothers

29 Giugno 2018 13:25

Emorragia di cash dai fondi azionari globali, ai livelli record dal crac di Lehman Brothers. E’ quanto riporta la società di ricerca sui mercati TrimTabs. Nel mese di giugno, si legge nell’analisi segnalata da Cnbc, la fuga degli investitori dai fondi è stata pari a $12,4 miliardi, al massimo dall’ottobre del 2008.

Lehman Brothers era già collassata, esattamente un mese prima, scatenando quella che sarebbe stata la crisi economica peggiore dai tempi della Grande Depressione, caratterizzata da una zampata dell’orso che avrebbe fatto crollare i principali indici azionari di oltre -60%.

L’esodo più recente dai fondi di investimento e dagli ETF, riporta la ricerca, arriva in un momento in cui aumentano i timori sul rischio che l’espansione globale sincronizzata sia vicina alla sua fine. Incide anche la decisione di diversi investitori di smobilizzare quelle scommesse nei mercati emergenti che hanno avuto successo, ma che ora non hanno più ragion di essere, secondo molti.

Si segnala di fatto il trend dell’ETF che rappresenta i mercati emergenti, l’iShares MSCI Emerging Markets, che è volato di oltre +18% nei cinque mesi compresi tra il luglio del 2017 e il gennaio del 2018, e che poi ha ridotto i guadagni in modo considerevole da allora tanto che, da inizio anno, è in rosso del 10,3%.

Per fare un paragone, si può citare il caso dell’indice S&P 500, che è salito di quasi l’1% in quest’anno caratterizzato da una forte volatilità, a fronte del calo superiore a -6,5% del Vanguard Ftse All-World ex-US Index Fund, indice che monitora l’azionario globale, Wall Street esclusa.

I timori sull’escalation della guerra commerciale hanno portato in generale gli investitori a fuggire dall’azionario globale e a tornare a posizionarsi sull’azionario Usa, che è stato interessato da flussi in entrata per un valore di $6,3 miliardi, rispetto ai flussi in uscita di $5,4 miliardi, a giugno, dall’iShares emerging market ETF, il record di emorragia tra i vari fondi, stando a quanto riporta ETF.com.

In una nota, TrimTabs ha scritto che “la forza del dollaro e la sottoperformance persistente dell’azionario non Usa ha portato gli investitori a uscire dagli indici non americani”.

Tra le curiosità che emergono dal report e che meritano di essere menzionate, c’è quella che riguarda la Cina, i cui fondi hanno assistito a flussi in entrata, su base netta, del valore di $150 milioni, nonostante la caduta nel mercato orso dell’indice di Shanghai.