Ftse Mib ostaggio delle banche, indice a un bivio con rischio caduta ai minimi da fine 2016
Quadro del comparto bancario estremamente delicato con il rischio di una nuova ondata ribassista con l’accentuarsi delle tensioni sul fronte spread. Il balzo dei rendimenti dei BTP su tutto l’arco della curva (TASSO DEL BTP decennale arrivato ieri fino al 3,72%, top dal 2014) pesa fortemente sulle banche tricolori che hanno in pancia oltre 373 mld di euro di BTP: Nei giorni scorsi sono arrivati ripetuti tagli delle stime sulle banche italiane da parte dei principali broker con in particolare Credit Suisse che ritiene un’eventuale quota 400 dello spread insostenibile per le banche che potrebbero di nuovo fare i conti con lo spettro di nuovi aumenti di capitale.
L’indice Ftse Italia All Share Banks, sceso del 30% negli ultimi 5 mesi, ha dato il primo brutto segnale a maggio 2018 con il break della trend line rialzista di lungo corso, descritto sui minimi del luglio e novembre del 2016, per poi confermare tale debolezza a fine settembre.
Come sottolinea l’Ufficio Studi di FinanzaOnline, l’indice ha infranto il 10 agosto la trend rialzista descritta sui minimi del 29 maggio e 11 giugno, per poi effettuare il pull back a settembre e riprendere con forza al ribasso, segnando i minimi il 9 ottobre a 8.361 punti. Il comparto bancario mostra una divergenza positiva molto netta su RSI, a indicare che le pressioni ribassiste sono in netto calo e potrebbe esserci anche un movimento rialzista a breve. Come sempre però bisogna guardare due cose: la conferma di ciò sui prezzi; che la trend line rialzista su RSI non venga bucata al ribasso.
Urge dunque il rimbalzo per l’indice bancario che ha infranto persino il ritracciamento del 61,8% di Fibonacci (8 ottobre), che da molti tecnici viene considerato un po’ il punto di non ritorno dell’up trend in considerazione, in questo caso proprio quello avviato a luglio del 2016.
Questo significa che quel trend rialzista si è indebolito parecchio e potrebbe ora più facilmente venire spazzato via. Quello che fino ad ora era visto come una correzione dell’up trend, rischia ora di diventare un’inversione di trend, potenzialmente puntando i minimi del 2016. A cascata questo avrebbe ripercussioni negative sul Ftse Mib, dove dominano i bancari.
RSI sia sul bancario che su Ftse Mib indica una forte divergenza positiva che fa sperare in un’inversione. Urge però la conferma sui prezzi con il break di alcune resistenze statiche sui rispettivi indici a conferma di quanto anticipato da RSI. L’eventuale break al ribasso di RSI confermerebbe l’inversione di tendenza sul comparto bancario e a cascata avrebbe ripercussioni gravi sul Ftse Mib che potrebbe andare a 18.700 punti (pari ai minimi da dicembre 2016). “Se il Ftse Mib deve recuperare, lo deve fare ora. L’indice a nostro avviso è al bivio”, conclude l’Ufficio Studi di FinanzaOnline.