Ftse Mib, i migliori e peggiori di gennaio: bene Iveco e il lusso, tonfo per STM e Mps
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Fonte immagine: istock
Sono stati gli acquisti a dominare questo avvio di 2025 sui mercati. Il mese di gennaio si chiude, infatti, con le Borse europee che sono riuscite a mettere a segno performance superiori rispetto a quelle di Wall Street. Tra gli indici migliori spicca il Dax che archivia il mese con un saldo di oltre il 9%, seguito dal Cac40 e dal Ftse Mib rispettivamente in aumento del 7% e del 6%. Una Piazza Affari alle prese con il risiko bancario, acceso da Mps che ora vuole Mediobanca.
Il mese di gennaio è stato il mese dell’insediamento di Donald Trump che ha riportato in evidenza sui mercati tutti i temi caldi della sua campagna elettorale, tra tutti quello legato alla politica commerciale, che senza dubbio segneranno tutto il 2025.
Un mese scandito dall’attesa per i primi meeting del 2025 delle principali banche centrali, Fed e Bce tra tutte. I due istituti centrali si sono pronunciati questa settimana, rispettando le attese dei mercati. Se la Fed ha preso una pausa, confermando il costo del denaro, la Bce ha tagliato nuovamente i tassi (quinto taglio da giugno 2024).
La stagione delle trimestrali è partita bene a Wall Street, con indicazioni positive soprattutto dal mondo bancario. Spunti positivi anche dai numeri di Netflix, con il numero degli abbonati che ha battuto ampiamente le attese. Stagione degli utili che è entrata nel vivo anche in Europa, con i primi passi mossi anche a Piazza Affari che ha visto in primo piano nei giorni scorsi i numeri di STMicroelectronics.
A dare uno scossone ai mercati è arrivata DeepSeek che ha messo sotto pressione le big tech Usa. La startup cinese dell’Ai che, dal suo lancio avvenuto questo mese, ha scalato le classifiche diventando l’app gratuita più scaricata su app store negli Stati Uniti, superando ChatGpt. Un’ascesa che fa tremare le grandi società tecnologiche Usa, soprattutto Nvidia.
Torniamo su Piazza Affari e vediamo quali sono i titoli che si sono mossi maggiormente (al rialzo o al ribasso) sul Ftse Mib nell’ultimo mese.
Piazza Affari, le migliori del Ftse Mib a gennaio
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 mese |
1 | IVECO GROUP | 26,9% |
2 | MONCLER | 20,8% |
3 | BRUNELLO CUCINELLI | 18,2% |
4 | LEONARDO | 16,4% |
5 | RECORDATI | 16,2% |
Il podio di migliori titoli del mese di gennaio del Ftse Mib va a Iveco, seguita da Moncler e Brunello Cucinelli. Le due big del lusso sono state sostenute dalla trimestrale di Richemont che ha registrato vendite in crescita del 10% a cambi costanti, battendo le attese degli analisti.
Le peggiori del Ftse Mib a gennaio
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 mese |
1 | STMICROELECTRONICS | -9,1% |
2 | BANCA MPS | -8,9% |
3 | NEXI | -7,9% |
4 | CAMPARI | -7,0% |
5 | SAIPEM | -5,7% |
Nelle retrovie STM, tallonata da Mps e Nexi. A frenare il titolo del big italo-francese dei chip è stata la pubblicazione dei conti trimestrali e della nuova guidance per il trimestre in corso che ha deluso le attese degli analisti (nella sola seduta di ieri, giorno della pubblicazione dei conti, STM ha chiuso con un calo di oltre il 10%).
Gennaio è stato il mese in cui il risiko bancario si è acceso ulteriormente, con l’Ops di Mps su Mediobanca. Un’operazione che non convince pienamente il mercato e gli analisti che hanno sollevato alcuni dubbi su premio e sinergie. Operazione già rigettata dal cda di Piazzetta Cuccia che ha parlato di un’offerta pubblica di scambio “non concordata”, bollata senza molti giri di parole come “fortemente distruttiva di valore”.