Ftse Mib, i migliori e peggiori di agosto: Ferrari al top, recupero Nexi
I listini azionari hanno chiuso agosto con un tono decisamente più positivo rispetto a come l’avevano iniziato. La correzione di inizio mese, innescata da un mix di dati macro deludenti, trimestrali sottotono e dubbi sull’operato delle banche centrali, ha lasciato il posto ad una successiva ripresa, guidata dall’aspettativa di tagli ai tassi di interesse. In tale contesto, il Ftse Mib ha registrato una performance positiva dell’1,8% risalendo in area 34.370 punti. Vediamo quali sono i titoli che hanno reso di più e di meno nell’ultimo mese e nella settimana appena conclusa.
Piazza Affari, le migliori del Ftse Mib ad agosto
Ecco le big cap che si sono maggiormente apprezzate nell’ultimo mese:
Classifica | Migliori 5 | Var% |
1 | FERRARI | 17,6% |
2 | NEXI | 11,2% |
3 | TELECOM ITALIA | 5,5% |
4 | A2A | 5,4% |
5 | RECORDATI | 5,3% |
Ferrari sui massimi
Ferrari sfreccia sui massimi storici, supportata da una trimestrale brillante coronata dal miglioramento della guidance per il full year 2024.
Il Cavallino prevede ricavi netti per almeno 6,55 miliardi, rispetto alla precedente stima di un fatturato oltre i 6,4 miliardi. L’utile diluito per azione adjusted è atteso a un livello superiore a 7,90 euro (vs eps maggiore o uguale a 7,50 euro). Infine, il limite inferiore dell’Ebitda adjusted è stato rivisto da 2,45 a 2,50 miliardi di euro.
La società, oltre a essere la più capitalizzata di Piazza Affari, è anche una di quelle maggiormente apprezzate dagli analisti, come dimostra il recente incremento del target price da parte di Morgan Stanley. La banca d’affari statunitense ha alzato il prezzo obiettivo da 366,57 a 465,7 euro, confermando la raccomandazione “Overweight/Attractive”. Tra i punti di forza dell’azienda di Maranello, vengono citati la fedeltà al marchio e la bassa esposizione al mercato cinese.
Nexi in rimonta
Il mese di agosto ha visto un marcato recupero da parte di Nexi, tornata sui livelli di maggio grazie anche ad una striscia positiva durata ben 13 sedute consecutive. La società di pagamenti ha proseguito il programma di riacquisto di azioni proprie, salendo intorno al 4,6% del capitale.
Di recente, gli analisti di Bank of America hanno rimarcato le peculiarità di Nexi nel settore europeo della monetica, ponendo l’accento sui conti solidi del secondo trimestre e sulla disponibilità di cassa in eccesso, oltre alle rassicurazioni della società sulla remunerazione degli investitori. BofA ha confermato il “buy” e il target price di 9,3 euro, prevedendo un’accelerazione del settore da qui a fine anno.
Telecom Italia e A2a nella top 5
In luce Telecom Italia, al centro delle speculazioni sul futuro della quota in mano a Vivendi. Alcuni rumors hanno ipotizzato la costituzione di una cordata intenzionata a rilevare la partecipazione, o una porzione della stessa, ma al momento il progetto sembra accantonato. Da segnalare anche l’uscita da Inwit di Tim, che ha venduto la quota nella società delle torri al fondo francese Ardian per 250 milioni di euro.
A2a chiude agosto in rialzo, in un contesto generalmente positivo per le utilities di Piazza Affari. Questo in parte grazie alla rotazione settoriale verso i comparti più difensivi, rimasti indietro in precedenza. Anche l’aspettativa di tagli dei tassi da parte delle banche centrali, con una conseguente discesa dei rendimenti obbligazionari, ha agevolato il settore, caratterizzato da elevati livelli strutturali di indebitamento.
Nel caso specifico di A2a, è arrivato anche il via libera dell’antitrust all’acquisizione delle reti elettriche cedute da Enel nelle provincie di Milano e Brescia. L’operazione, il cui closing è atteso nel quarto trimestre, prevede che A2a rilevi il 90% di una società di nuova costituzione a fronte di un esborso pari a 1,22 miliardi di euro, con opzioni per salire al 100% dopo un anno.
Tra le migliori anche Recordati, in un contesto favorevole al settore anticiclico del pharma.
I peggiori dell’ultimo mese
Tra le peggiori del mese Tenaris e Saipem, in un quadro minori acquisti sui titoli del settore oil & gas. Il greggio ha vissuto settimane volatili, complici le incertezze relative al Medio Oriente e alla produzione libica, mentre diversi analisti prevedono un mercato in surplus, e una conseguente discesa dei prezzi, nel 2025.
In calo anche Bper, in scia alla debolezza del comparto bancario. Sottotono anche Stmicroelectronics, frenata soprattutto dalla domanda debole di chip nel mercato finale dell’automotive e dalle incertezze generali sul settore tecnologico. Vendite anche su Pirelli, malgrado il recupero del titolo nella seconda metà del mese.
Classifica | Peggiori 5 | Var% |
1 | TENARIS | -10,0% |
2 | SAIPEM | -7,6% |
3 | BPER BANCA | -6,3% |
4 | STMICROELECTRONICS | -6,0% |
5 | PIRELLI & C | -5,0% |
Top & flop nell’ultima settimana
Per quanto riguarda l’ultima settimana, ecco i titoli che si sono mossi maggiormente al rialzo o al ribasso:
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly |
1 | TENARIS | 3,9% |
2 | FERRARI | 3,8% |
3 | FINECOBANK | 3,7% |
4 | GENERALI | 3,6% |
5 | ERG | 3,6% |
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly |
1 | SAIPEM | -2,1% |
2 | BRUNELLO CUCINELLI | -0,9% |
3 | MONCLER | -0,8% |
4 | AMPLIFON | 0,3% |
5 | POSTE ITALIANE | 0,4% |