Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: svetta Mps
I principali listini globali chiudono la prima settimana di agosto in lieve calo, arginando le forti vendite di inizio ottava (soprattutto in Europa). È stata senza dubbio un’ottava dominata dalla volatilità, protagonista indiscussa sui mercati. La settimana è, infatti, partita lunedì in profondo rosso, con una raffica di vendite soprattutto in Giappone che si sono via propagate su scala globale. Diversi i fattori che hanno innescato quello che è stato ribattezzato ‘Black Monday’, tra cui il rafforzamento dello yen e alcuni deboli dati Usa che hanno accesso i timori di una recessione negli Stati Uniti.
A risollevare gli umori le dichiarazioni del vicegovernatore della Boj, Shinichi Uchida, ha inviato un forte messaggio accomodante ai mercati: “Credo che per il momento la BoJ debba mantenere l’allentamento monetario con l’attuale tasso di interesse, visti gli sviluppi estremamente volatili nei mercati finanziari”. Una sponda è arrivata dall’ultimo aggiornamento settimanale sul mercato del lavoro Usa. In particolare, il dato relativo alle richieste di sussidio di disoccupazione (sceso a +233mila, sotto le attese) che hanno alleviato le preoccupazioni sullo stato di salute della prima economia al mondo. La prossima settimana vedrà in agenda nuovi importanti appuntamenti per l’economia Usa, tra cui il dato sull’inflazione in uscita il14 agosto.
Intanto, tengono banco i rumors sulle prossime mosse della Fed. Dopo il sell-off di lunedì erano iniziate a circolare le voci di una possibile mossa a sorpresa della banca centrale Usa già ad agosto. Voci che al momento si sono ridimensionate, con l’attesa che sale per il meeting di settembre quando un primo taglio dei tassi è ormai dato per scontato dai mercati. Resta al momento incerto di quanto Powell & Co. taglieranno: secondo il secondo il CME Fed Watch Tool, nella riunione del 18 settembre circa il 55% si attende che il costo del denaro scenda nel range 4,75-5% e il 45,5% indica 5-5,25%.
In questo contesto l’indice Ftse Mib ha terminato l’ottava con un ribasso complessivo inferiore all’1% sotto la soglia dei 32mila punti, facendo peggio degli altri indici europei.
Ma vediamo sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib di questa settimana (Fonte: dati Borsa Italiana del 9 agosto alle ore 17:00).
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | MPS | 11,8% | 5,04 |
2 | LEONARDO | 3,4% | 21,61 |
3 | PRYSMIAN | 2,55% | 58,62 |
4 | A2A | 2,06% | 1,94 |
5 | NEXI | 1,57% | 5,66 |
Con un rialzo di quasi il 12% circa è Mps il miglior titolo del Ftse Mib della settimana. Positivo, ma con rialzi più contenuti, il bilancio settimanale di Leonardo che ha beneficiato dei conti della tedesca Rheinmetall e della valutazione di Goldman Sachs che ha alzato il target price sul big italiano della difesa. Terzo posto per Prysmiam. Per il gruppo bancario guidato da Lovaglio gli acquisti sono arrivati nella settimana in cui sono stati presentati i conti, il dividendo e il nuovo piano. Sul tema cedola, nel corso della conference call con gli analisti l’a.d. ha sottolineato. “Abbiamo aumentato la guidance sul payout ratio al 75% dal 50% della precedente guidance, il che significa che avremo un dividendo in contanti di oltre 950 milioni di euro nel bilancio 2024”.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | ERG | -5,73% | 23,3 |
2 | SAIPEM | -5,52% | 1,98 |
3 | AZIMUT | -4,87% | 20,60 |
4 | PIRELLI | -4,82% | 5,24 |
5 | STMICROELECTRONICS | -4,76% | 26,81 |