Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Saipem regina dei rialzi, debole la coppia Leonardo-Iveco
La settimana che si è appena conclusa è stata all’insegna della volatilità sui mercati finanziari. L’incertezza e la cautela hanno prevalso in una ottava che ha visto sfilare l’inflazione Usa relativa al mese di marzo e la riunione della Banca centrale europea (Bce). E se il dato americano ha rappresentato una sorpresa per gli investitori, con un dato superiore alle attese che ha rimesso in moto le scommesse sui tagli della Fed, il meeting di Francoforte sembra avere confermato quanto i mercati scontano in questo momento (ovvero un primo taglio dei tassi che con molta probabilità avverrà nel meeting del 6 giugno).
Sul tema Fed tassi, Mark Haefele, chief investment officer di Ubs global wealth management, segnala: “secondo le stime, la recente forza dei dati sull’inflazione e sul mercato del lavoro renderà difficile per la Fed tagliare i tassi fino a settembre, ma lo scenario per le obbligazioni e le azioni di qualità rimane comunque positivo”.
Al di là delle questioni inflazione, tassi e banche centrali, sul finire dell’ottava si è accesa anche la macchina della stagione degli utili a Wall Street. Oggi sono, infatti, arrivati i numeri del primo trimestre di alcune tra le principali banche Usa (JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo)
In questo scenario, i mercati hanno mostrato performance differenti. Tra le Borse europee nessuna è riuscita a strappare un segno più: indice Ftse Mib -0,7%, Cac40 francese -0,6%, Dax tedesco -1,4% e Ibex spegnolo -2,1% (tra le peggiori Borse del Vecchio continente).
Vediamo i titoli migliori e peggiori della settimana tra quelli appartenenti all’indice Ftse Mib.
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | SAIPEM | 8,20% | 2,42 |
2 | ERG | 5,10% | 24,24 |
3 | A2A | 4,30% | 1,69 |
4 | DIASORIN | 4,10% | 86,7 |
5 | RECORDATI | 1,50% | 49,42 |
La regina dei rialzi della settimana sul Ftse Mib è stata Saipem. Sul podio anche Erg e A2A.
Saipem, che ha registrato un saldo settimanale dell’8,2%, ha inserito la marcia rialzista in scia alle positive indicazioni arrivate dagli analisti prima della pubblicazione dei numeri del primo trimestre in calendario il prossimo 22 aprile (conference call prevista il 23 aprile). Tra questi quelli di Equita che si attendono “una performance nel primo trimestre che continui a mostrare un buon momentum degli utili grazie al business offshore”.
Positive anche le indicazioni arrivare da JPMorgan che, in un report dedicato al settore europeo dei servizi petroliferi, ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo su Saipem, portandolo a 3,2 euro dal precedente 3, e hamantenuto il rating a overweight. Secondo banca d’affari Usa la recente forte raccolta ordini, il solido contesto del mercato offshore e il miglioramento delle prospettive di medio termine sosterranno i risultati del primo trimestre del 2024. Entrando più nel dettaglio, per JPMorgan la società italiana dovrebbe registrare per i primi tre mesi dell’anno un Ebitda di 268 milioni di euro, circa un 3% sopra il consensus Bloomberg.
Da inizio anno il titolo è salito di oltre il 64%, il migliore dell’indice Ftse Mib. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Saipem un prezzo obiettivo a 2,57 euro con potenziale upside di circa il 5%.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | IVECO GROUP | -9,80% | 12,66 |
2 | LEONARDO | -4,90% | 22,12 |
3 | MONCLER | -2,80% | 64,16 |
4 | BANCO BPM | -2,80% | 6,08 |
5 | BPER BANCA | -2,70% | 4,27 |
Iveco, con una flessione settimanale del 9,8%, e Leonardo (-4,9%), sono i due peggiori titoli della settimana sul Ftse Mib. I due titoli hanno registrato un brusco stop nella giornata di martedì 9 aprile, quando la coppia Leonardo ed Iveco ha terminato gli scambi con una flessione rispettivamente di quasi il 9% e di oltre il 7%. I due titoli hanno perso quota dopo un report firmato da Goldman Sachs e dedicato al settore europeo della difesa. Gli analisti della banca Usa sottolineano come “i titoli della difesa vengano scambiati sui massimi storici” e “le valutazioni probabilmente presentano maggiori rischi di downside che di upside guardando al 2025”.