Notizie Notizie Italia Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: rialzi per Iveco e Mediobanca, giù Mps

Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: rialzi per Iveco e Mediobanca, giù Mps

24 Gennaio 2025 17:41

La settimana dell’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca si chiude positivamente per le principali Borse mondiali. A fare eccezione Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che ha mostrato una certa debolezza (-0,2%). Su scala globale, l’indice che ha messo a segno una delle migliori performance è stato il Nikkei, tonica anche Wall Street che ha visto l’S&P500 e il Nasdaq registrare rialzi di oltre il 2%.

L’ottava che sta volgendo al termine ha visto gli investitori a caccia di indicazioni sui vari temi caldi trattati nel discorso di insediamento da parte del presidente Usa, tra tutti la politica commerciale e i potenziali impatti.

Mercati proiettati già alla fine del mese: la prossima sarà densa di appuntamenti, macroeconomici (Pil Usa e della zona euro ma anche Pce core) e societari (sotto la lente la stagione degli utili, con i conti delle big tech Usa). Grande attesa per le riunioni delle Banche centrali, con la Fed e la Bce che annunceranno le decisioni sui tassi a meno di 24 ore l’una dall’altra.

Tornando a Piazza Affari, la settimana si è chiusa con il risiko bancario che è riesploso con l’annuncio a sorpresa di Mps che ha messo gli occhi su Mediobanca.  La banca senese ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Piazzetta Cuccia, per un corrispettivo di 13,3 miliardi di euro. Con un rapporto di concambio pari a 2,3 azioni Mps di nuova emissione per ogni azione esistente di Mediobanca e implica un corrispettivo di 15,992 euro per azione, con un premio del 5,03% rispetto alla chiusura della seduta di ieri.

Vediamo i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib della settimana chiusa oggi 24 gennaio (dati aggiornati alle ore 17:15).

I titoli migliori della settimana

Classifica Migliori 5 Var% 1 weekly Ultimo prezzo
1 IVECO GROUP 10,0% 11,30
2 MEDIOBANCA 7,3% 16,41
3 MONCLER 6,8% 61,44
4 PRYSMIAN 5,4% 72,30
5 BRUNELLO CUCINELLI 4,0% 121,10

Iveco, Mediobanca e Moncler. Questo il terzetto di migliori titoli del Ftse Mib della settimana appena archiviata, con Mediobanca che guadagna la seconda posizione con i rialzi registrati oggi, giorno del lancio dell’Ops da parte di Mps. Lusso ancora protagonista a Piazza Affari, con il gruppo guidato da Ruffini in scia alla trimestrale di Burberry migliore delle aspettative.

I titoli peggiori della settimana

Classifica Peggiori 5 Var% 1 weekly Ultimo prezzo
1 BANCA MPS -7,8% 6,50
2 ENEL -6,9% 6,66
3 ERG -6,3% 19,05
4 HERA -5,5% 3,37
5 SAIPEM -5,4% 2,42

La peggiore del listino milanese della settimana è stata Mps che oggi ha presentato l’Ops su Mediobanca. Un’operazione sotto la lente del mercato, con gli analisti che hanno sollevato alcuni dubbi sulla fattibilità e sulle potenziali sinergie dell’operazione, in attesa della risposta ufficiale del gruppo guidato da Nagel. Equita pone l’accento sul premio “modesto” e sul rischio di “potenziali dissinergie”. Anche gli esperti di KBW sono perplessi, indicando “sinergie potenziali limitate” e assegnando “poche possibilità di successo” all’acquisizione.

“Questa manovra ha molteplici obiettivi – afferma Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia -. Non solo la creazione di un terzo polo bancario, dopo quelli di Intesa Sanpaolo e Unicredit, ma anche quello di riuscire a prendere il controllo di Generali. Delfin e Caltagirone (azionisti sia di MpsS/Mediobanca e Generali) avevano provato senza successo già due volte in passato ad acquisire il controllo della grande compagnia assicurativa italiana, ora in trattativa per fare una joint venture con i francesi di Natixis nell’asset management”.

Tornando all’offerta di Mps, IG Italia ritiene che le possibilità di successo siano basse per più ragioni. “L’offerta è considerata ostile dal CdA e ha un prezzo, a nostro avviso, basso rispetto alle potenzialità di Mediobanca. Le sinergie del nuovo gruppo sarebbero molto limitate (nonostante la possibile accelerazione nell’utilizzo delle DTA)”.