Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Iveco e Prysmian al top, giù Campari
Si conclude oggi una settimana positiva per il Ftse Mib, tornato in area 34.500 punti. A pochi minuti dalla chiusura della seduta odierna, l’indice principale di Piazza Affari mostra un rialzo dell’1,7% nell’ottava. Una performance superiore a quella dell’Euro Stoxx 50 e dell’S&P 500, che ha aggiornato i record, così come il Nikkei giapponese.
Negli ultimi giorni, a livello internazionale, l’attenzione si è focalizzata soprattutto sulla doppia testimonianza di Jerome Powell al Congresso Usa, sui prezzi al consumo statunitensi e le trimestrali delle grandi banche a stelle e strisce, diffuse oggi prima dell’apertura di Wall Street. Il presidente della Fed non ha fornito indicazioni sulle tempistiche dei tagli ai tassi di interesse, ma ha mostrato una “certa fiducia” nella discesa dell’inflazione. I prezzi al consumo hanno rallentato al 3% su base annua e l’indice core è sceso al 3,3%, rafforzando le scommesse su una riduzione dei Fed Funds a settembre e un’ulteriore mossa entro fine anno.
In Europa, il secondo turno elettorale in Francia ha ribaltato i risultati del primo round, con la vittoria del Nouveau Front Populaire e il crollo del Rassemblement National di Marine Le Pen al terzo posto (secondo il presidente Macron), lasciando aperta la questione per la formazione del nuovo governo. Stasera è atteso il giudizio di Scope sul rating dell’Italia, attualmente pari a “BBB+” con outlook stabile. Intanto cresce l’attesa per la riunione della Bce in programma la prossima settimana, giovedì 18 luglio, anche se non sono previste mosse sui tassi.
Ma vediamo sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib della settimana.
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | IVECO GROUP | 11,5% | 11,48 |
2 | PRYSMIAN | 8,0% | 62,90 |
3 | TELECOM ITALIA | 4,9% | 0,24 |
4 | INWIT | 4,7% | 10,30 |
5 | AZIMUT | 4,1% | 23,61 |
Iveco Group conquista la prima posizione con un rialzo dell’11% grazie a importanti nuovi contratti. La società si è aggiudicata una fornitura di 420 veicoli leggeri multiruolo all’esercito brasiliano dal valore di circa 235 milioni di euro, con le prime consegne attese nel 2026. Inoltre, Iveco Bus ha siglato un accordo quadro per la consegna di oltre 900 autobus all’austriaca ÖBB Postbus, di cui 540 entro fine 2026 e ulteriori 380 entro fine 2028, per un valore complessivo di circa €225 milioni.
Fra le migliori della settimana anche Prysmian, favorita dalle raccomandazioni positive degli analisti. Jefferies ha promosso il titolo da “hold” a “buy”, incrementando il target price da 58 a 73 euro, Citigroup ha aumentato il prezzo obiettivo da 62,5 a 67,5 euro, mentre JPMorgan ha ripreso la copertura con rating Overweight e prezzo target di 71 euro.
In luce Telecom Italia, grazie all’upgrade del rating da parte di S&P Global. L’agenzia ha migliorato il giudizio sul merito di credito a lungo termine di Tim di due notch, a BB dal precedente B+, con outlook stabile.
Completano la classifica Inwit e Azimut, che ha diffuso i dati sulla raccolta di giugno. Il mese scorso l’asset manager ha raccolto 1 miliardo di euro (di cui l’83% dal gestito), toccando la soglia dei 10 miliardi da inizio anno.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | CAMPARI | -1,7% | 8,70 |
2 | ENI | -1,0% | 14,31 |
3 | GENERALI | -0,8% | 23,58 |
4 | BANCO BPM | -0,7% | 6,25 |
5 | AMPLIFON | 0,1% | 31,15 |
Fra i titoli che hanno performato peggio questa settimana c’è Campari, sulla quale Jefferies ha tagliato il target price da 10,5 a 9,5 euro, confermando la raccomandazione “hold”. In vista dei conti semestrali, in uscita il 30 luglio, gli analisti prevedono una continua normalizzazione nel settore spirit. Il posizionamento nel segmento bitter dovrebbe consentire a Campari di riprendersi più in fretta rispetto ai competitor, ma le condizioni climatiche avverse nell’ultimo trimestre pesano sulle previsioni per il 2024.
In calo anche Banco Bpm che ha emesso un bond Additional Tier 1 per 400 milioni di euro. JPMorgan ha limato il target price sul titolo da 5,3 a 5,2 euro, lasciando invariata la raccomandazione “underweight”.
Tra le peggiori anche Eni, Generali e Amplifon.