Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: Eni e Fineco in vetta, giù Stellantis
Dopo un primo trimestre decisamente positivo, i principali indici azionari globali hanno iniziato il secondo trimestre 2024 all’insegna dell’incertezza. Performance deboli per Wall Street, per la Borsa di Tokyo ma anche per quelle europee. Tra le peggiori del Vecchio continente spicca proprio l’andamento di Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha archiviato la settimana corta per via delle festività pasquali con un saldo negativo del 2,1%. Giù anche il Cac 40 e il Dax con cali dell’1,7%.
Come suggerisce, Gabriel Debach, market analyst di eToro, “la prima settimana di aprile e l’inizio del nuovo trimestre potrebbero segnare un momento valutativo per Wall Street”. Sul tavolo ci sono effettivamente diversi fronti aperti. Uno di questi è quello delle banche centrali con i potenziali tagli di giugno e l’evoluzione dello scenario macroeconomico, ma anche l’escalation delle tensioni geopolitiche. Secondo Debach, nel secondo trimestrela prudenza potrebbe rivelarsi una strategia vincente, poiché i motori di crescita, come gli utili in aumento e la riduzione dei tassi, rimangono solidi. Inoltre, la presenza di liquidità abbondante e la rotazione degli investimenti verso mercati con asset più ciclici e accessibili suggeriscono opportunità nell’eventualità di correzioni di mercato”.
In questo scenario, come detto, Piazza Affari ha perso smalto rispetto al recente rally. Vediamo i titoli migliori e peggiori della settimana tra quelli appartenenti all’indice Ftse Mib.
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | ENI | 6,40% | 15,51 |
2 | UNIPOL | 3,00% | 7,95 |
3 | FINECOBANK | 2,70% | 14,26 |
4 | BANCO BPM | 2,20% | 6,26 |
5 | PIRELLI & C | 1,90% | 5,78 |
Grazie a un finale d’ottava ricco di annunci Eni indossa la maglia di miglior titolo del Ftse Mib della settimana, con un rialzo dello 6,4%. Sotto la lente del mercato i recenti annunci in tema di buyback e dividendi. Il Cane a sei zampe ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti del prossimo 15 maggio la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie (nuovo programma di buyback) per un periodo fino alla fine di aprile 2025 con le finalità di remunerare gli azionisti e per la realizzazione del piano di azionariato diffuso per i dipendenti.
In linea con il piano, la società guidata da Descalzi intende pertanto lanciare nel 2024 il nuovo buyback per un valore di 1,1 miliardi di euro. “Tale ammontare potrà essere incrementato, sulla base di eventuali aumenti del CFFO previsto dal piano come sopra descritto, fino ad un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro – si legge in una nota -. Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito di tale programma è di 328 milioni di azioni (circa il 10% del capitale sociale di Eni)”. Sempre ieri il board ha deliberato di distribuire agli azionisti la quarta delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2023.
Tra gli annunci di Eni anche il piano di azionariato diffuso per dipendenti in Italia e l’arrivo di nuovi bond. In particolare, il cda ha deliberato la possibile emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso gli investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 5 miliardi di euro o equivalente in altra valuta, da emettersi in una o più tranches entro il 31 marzo 2026.
Tra le migliori della settimana spiccano anche Unipol (+3%) e FinecoBank (+2,7%): Quest’ultima ha messo il turbo in settimana grazie alla doppia promozione di JPMorgan. Gli analisti della banca Usa hanno, infatti, alzato la raccomandazione a overweight dal precedente neutral e fissato il nuovo target price fissato a 16,3 euro. Gli esperti motivano così la promozione: ““Crediamo che Fineco abbia raggiunto a un punto di svolta, ci attendiamo che la ripresa del mercato, il lancio dei nuovi prodotti e il miglioramento del sentiment determineranno sia un upgrade degli utili sia un re-rating del titolo”.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | STELLANTIS | -7,80% | 24,6 |
2 | AMPLIFON | -6,30% | 31,9 |
3 | DIASORIN | -6,30% | 83,3 |
4 | INWIT | -5,90% | 9,98 |
5 | RECORDATI | -5,90% | 48,7 |
Il podio delle peggiori della settimana vede Stellantis (-7,8%), Amplifon (-6,3%) e Diasorin (-6,3%). Per Stellantis, il gruppo dell’auto guidato da Carlos Tavares, ha pesato l’andamento delle immatricolazioni in Europa ma soprattutto i deludenti numeri diffusi ieri per gli Stati Uniti. Nel corso dell’ottava il titolo che vanta la maggiore capitalizzazione a Piazza Affari ha risentito anche della valutazione di JPMorgan che stima volumi e ricavi in calo nel primo trimestre 2024. Nel dettaglio, per gli esperti della banca Usa il fatturato dovrebbe scendere del 10% su base annua, con i volumi che dovrebbero invece arretrare del 6%.