Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: acquisti su Leonardo, fiacchi titoli oil
Ancora una settimana all’insegna degli acquisti per i listini globali, trainati dai nuovi record messi a segno da Wall Street. Anche Piazza Affari ha macinato nuovi rialzi nel corso della settimana e ha visto l’indice Ftse Mib riagganciare la soglia dei 35mila punti, chiudendo l’ottava con un saldo positivo del 2,5%. Nel Vecchio continente la Borsa di Milano è stata tra le migliori: il Dax e il Cac40 hanno segnato rispettivamente un 1,4% e un 0,5%, mentre l’Ibex ha mostrato un +1,6%.
In Europa è stata senza dubbio la settimana della riunione della Banca centrale europea. Ieri, in ‘trasferta’ in Slovenia, il consiglio direttivo guidato da Christine Lagarde ha deciso di tagliare nuovamente i tassi di interesse di 25 punti base (si tratta del terzo taglio del 2024). Nel corso della conferenza stampa la presidente Christine Lagarde ha ribadito che ogni decisione verrà presa riunione dopo riunione, con un approccio sempre data dependent. E in tal senso la prossima settimana arriveranno dei dati che il mercato seguirà da vicino: ovvero i nuovi indici Pmi per la zona euro.
Prosegue anche la stagione degli utili a Wall Street. In settimana sotto i riflettori i conti di alcune banche, come Goldman Sachs e Morgan Stanley, ma anche quelli di Netflix che sono usciti ieri a mercati chiusi. Il calendario della prossima settimana vede in primo piano i numeri di Tesla, ma anche l’avvio della stagione a Piazza Affari con le trimestrali delle due big del comparto oil (Eni e Saipem).
Ma vediamo quali sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib di questa settimana (dati del 18 ottobre alle ore 17:15).
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | IVECO GROUP | 8,3% | 9,75 |
2 | LEONARDO | 7,9% | 22,02 |
3 | A2A | 7,7% | 2,25 |
4 | UNIPOL | 5,6% | 12,17 |
5 | CAMPARI | 5,4% | 7,80 |
Leonardo, Iveco e A2a salgono sul podio di migliori titoli del Ftse Mib della settimana. In particolare, il titolo della Difesa è finito sotto i riflettori per l’annuncio ufficiale delle nozze con la tedesca Rheinmetall nel campo degli armamenti terrestri. Le due società avevano annunciato lo scorso luglio la sigla di una lettera d’intenti che è stata poi sugellata nei giorni scorsi con l’accordo siglato a Roma.
In base ai termini dell’intesa, Rheinmetall e Leonardo saranno azionisti paritari (50% ciascuno) della nuova società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles. Il perfezionamento degli accordi e la costituzione della società, attese entro il primo trimestre 2025, sono soggetti alle usuali autorizzazioni regolamentari per operazioni di questa natura.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | SAIPEM | -2,0% | 1,99 |
2 | TENARIS | -1,8% | 14,5 |
3 | ENI | -1,5% | 14,1 |
4 | BPER BANCA | -0,6% | 5,83 |
5 | ERG | -0,2% | 22,74 |
Tenaris, Eni e Saipem chiudono in calo la settimana in scia alla debolezza del petrolio. Il petrolio Brent si avvia a chiudere l’ottava con un saldo negativo di oltre il 7%. Come indicavano alcuni operatori, le cause della flessione dell’oro nero sono da ricondurre in un mix di fattori.
Uno di questi è la decisione dell‘Opec di rivedere al ribasso le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2024 e il 2025 per il terzo mese consecutivo. “I dati hanno mostrato che le importazioni di greggio dalla Cina, il più grande importatore al mondo, sono diminuite di quasi il 3% anno su anno da gennaio a settembre. In ragione di una ripresa lenta. Ciò avviene in mezzo alle crescenti pressioni deflazionistiche del paese, mentre i piani di stimolo del Governo, non sono riusciti ad alleviare le preoccupazioni sui rischi di crescita al ribasso”, spiega Saverio Berlinzani, senior analyst di ActivTrades.