Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: banche in rosso

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Mercati al tappeto nella settimana del “Liberation day” di Trump. Le vendite si sono abbattute sulle Borse europee, con Piazza Affari che ha indossato la maglia di peggiore della settimana dopo avere vissuto un venerdì nero appesantito dalle performance dei bancari. Il 2 aprile il presidente Donald Trump ha annunciato dazi di base del 10% sui beni importati negli Stati Uniti, ma anche tariffe aggiuntive per alcuni Paesi che sono state peggiori delle attese. Proprio queste misure hanno appesantito il sentiment, con lo spettro di una recessione che ha mandato in tilt i mercati.
Un nuovo round di dazi statunitensi che ha superato anche le aspettative di S&P Global Ratings sia per entità sia per ampiezza, portando i dazi effettivi a livelli che non si vedevano da quasi un secolo. Di conseguenza, segnala l’agenzia di rating, questi nuovi dazi aumentano i rischi al ribasso rispetto allo scenario macroeconomico di base di S&P, con l’impatto complessivo nel breve termine che dipenderà da come verranno utilizzati i proventi dei dazi negli Stati Uniti e dall’entità e natura delle ritorsioni da parte dei Paesi esteri.
Sul finire dell’ottava in primo piano, lato macro, l’employment report Usa che ha mostrato un mercato del lavoro in salute. “Il report odierno sull’occupazione, migliore del previsto, contribuirà ad attenuare i timori di un indebolimento immediato del mercato del lavoro statunitense. Tuttavia, questo dato è ormai passato in secondo piano: l’attenzione dei mercati è tutta rivolta al tema principale, ovvero i dazi”, commenta Lindsay Rosner, head of multi sector fixed income investing di Goldman Sachs Asset Management. Come avvertono da ING, ora però bisogna fare i conti con uno ambiente completamente nuovo.
Tornando a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib archivia la settimana con saldo negativo di circa l’11% (il peggiore in Europa). Segno meno anche per il Cac40 e il Dax in flessione dell’8%. Ribassi anche per Wall Street, con il bilancio settimanale del Nasdaq in calo di circa l’8%.
Vediamo i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib della settimana (dati alle 16:30 del 4 aprile 2025).
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | TERNA | 0,8% | 8,38 |
2 | ITALGAS | 0,5% | 6,63 |
3 | SNAM | 0,4% | 4,79 |
4 | DIASORIN | -0,2% | 93,48 |
5 | INWIT | -0,9% | 9,74 |
Il settore delle utility ha strappato i pochi segni positivi della settimana a Piazza Affari. Tra i migliori del Ftse Mib, pur con rialzi limitati, ci cono Terna, Italgas e Snam.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | BPER BANCA | -19,3% | 6,02 |
2 | SAIPEM | -18,7% | 1,76 |
3 | MPS | 18,6% | 6,23 |
4 | UNICREDIT | -18,4% | 43,36 |
5 | IVECO | -18,1% | 12,98 |
Titoli del mondo bancario in soffernza sul finale d’ottava in scia allo spettro inflazione. Tra i peggiori della settimana del Ftse Mib spiccano Bper, Mps e UniCredit. Ribassi a doppia cifra anche Saipem in scia alla retromarcia del petrolio, con il Brent che in area 64 dollari al barile e il WTI in area 60 dollari.