Ftse Mib affonda con Fca, banche e Tenaris, si salva solo il titolo Juve
Non conosce soste il momento no di Piazza Affari, già reduce da quattro sedute consecutive in rosso. L’indice Ftse Mib segna un calo dell’1,53% a quota 19.647 punti, sui nuovi minimi da febbraio. Nell’ultima settimana le tensioni interne, con il ritorno dei toni di sfida all’Ue da parte di Salvini e l’arrivo della lettera di richiamo da Bruxelles, gli asset italiani hanno sottoperformato con lo spread balzato sui massimi annui. La debolezza dell’ultimo mese ha ridotto a solo +7% il saldo positivo da inizio anno del Ftse Mib che nel primo scorcio d’anno si era invece distinto come uno dei migliori listini globali.
Trump attacca il Messico, Fca trema
A deprimere l’umore dei mercati oggi è la nuova escalation sul fronte commerciale con Trump che riapre il fronte verso il Messico. In un tweet, il presidente americano ha annunciato che, a partire dal prossimo 10 giugno, imporrà dazi doganali del 5% su tutti i prodotti importati dal Messico. Trump ha minacciato inoltre di alzare le tariffe al 25% entro ottobre se il problema dell’immigrazione clandestina non sarà risolto.Inoltre, la Cina pronta a sfoderare l’arma delle terre rare di cui dispone nella guerra contro gli Stati Uniti.
La questione Messico pesa soprattutto su Fca, che ha due impianti produttivi in Messico. Il titolo del Lingotto viaggia in forte calo in avvio arrivando a cedere oltre il 4 per cento in area 11,50 euro. Intanto si guarda anche agli sviluppi sul progetto di fusione con Renault. Le ultime indiscrezioni in arrivo dal Giappone vedono il presidente di Fca, John Elkann, pronto a partire nelle prossime ore per Tokyo per incontrare il numero uno di Nissan, Hiroto Saikawa. Viaggio non confermato ufficialmente dal quartier generale del Lingotto che si è limitato a un “no comment. Stando a quanto riferito dalla stampa nipponica, Elkann avrebbe scritto una lettera ai vertici delle due società del Sol Levante per proporre l’incontro in tempi ravvicinati. Settimana prossima intanto ci sarà il cda di Renault in cui il gruppo francese darà il via liberà al progetto di fusione con Torino.
Male anche l’intero comparto oil. Tenaris in particolare è maglia nera del Ftse Mib insieme a Fca con oltre -4%. Anche Tenaris è esposta in Messico dove vanta in impianto.
Unicredit e Intesa tornano a soffrire
Flessione superiore al 2% per Unicredit tornata sotto i 10 euro e Intesa Sanpaolo che aggiorna i minimi dal 2016 a 1,82 euro. Dai top 2019, toccati il 17 aprile, l’indice Ftse Italia All Banks ha ceduto oltre il 20%.
In avvio lo spread Btp-Bund è arrivato a 292 punti base, sui nuovi massimi 2019. Oggi è attesa la risposta di Tria alla lettera della Commissione europea in cui si chiedevano chiarimenti sullo sforamento dei conti pubblici. Secondo Il Sole 24 Ore, nella missiva sarà scritto che il deficit 2019 si potrà fermare sotto il 2,4% perché le spese saranno minori del previsto e, vista anche la debole congiuntura internazionale, l’Italia non potrà attuare una riduzione accelerata del debito. Ieri il listino milanese ha fallito il tentativo di rimbalzo e si prepara a chiudere il mese di maggio sui minimi a oltre tre mesi e mezzo.
Tra i pochi segni più c’è la Juventus (+1,15%) con il mercato che guarda all’imminente annuncio del nome del nuovo allenatore.