Forex: meno tendenze e più volatilità, ecco come sarà il 2023 per le valute
E’ salito del 25% dall’estate del 2021 e ora ha subito un forte calo. Parliamo del dollaro e per il 2023, la domanda è se questo sia l’inizio di un nuovo trend ribassista o se i fattori che hanno spinto il dollaro a quei massimi abbiano ancora voce in capitolo.
Così prova a dare una risposta Francesco Pesole, FX Strategist di ING nell’outlook 2023 sulle valute.
Cosa faranno le valute nel 2023
La coppia EUR/USD potrebbe chiudere l’anno vicino a 1,00. Se l’anno prossimo la correlazione positiva tra obbligazioni e mercati azionari dovesse interrompersi, è probabile che ciò avvenga attraverso un rally del mercato obbligazionario. EUR/USD darà il ritmo alle valute europee in generale e l’esperto prevede una sovraperformance del franco svizzero e una sottoperformance della sterlina. Le valute scandinave potrebbero continuare a lottare con l’alta volatilità. Più a est, si vede la possibilità di rivalutare positivamente il fiorino ungherese, mentre la sopravvalutata corona ceca e il leu rumeno appaiono più vulnerabili con il rallentamento degli interventi valutari.
Il messaggio più importante da trasmettere, sostiene l’esperto, è che i mercati FX vedranno meno tendenze e più volatilità nel 2023. “Diciamo questo perché non sembrano esserci le condizioni per un trend netto del dollaro: né un calo del dollaro “risk-on” né un rally del dollaro “risk-off”. Inoltre, l’inasprimento delle condizioni finanziarie da parte delle banche centrali, attraverso l’aumento dei tassi e la riduzione dei bilanci, non farà altro che esacerbare i problemi di liquidità già presenti sui mercati finanziari. La volatilità rimarrà elevata”.