Ford sempre più elettrica tra tagli del personale e investimenti in batterie
Ford ha annunciato il taglio di circa 3.800 posti di lavoro in tutta Europa, nell’ambito della transizione industriale verso la mobilità elettrica. La riduzione del personale interesserà soprattutto la Germania e il Regno Unito, rispettivamente con circa 2.300 e 1.300 tagli nei prossimi tre anni.
Nel frattempo, Ford sta investendo 3,5 miliardi di dollari in un impianto di batterie per veicoli elettrici nel Michigan, con il supporto del produttore cinese Contemporary Amperex Technology.
Ford punta a produrre solo auto elettriche in Europa entro il 2035
“Aprire la strada ad un futuro sostenibile e redditizio in Europa richiede azioni su vasta scala e cambiamenti nel modo in cui sviluppiamo, costruiamo e vendiamo i veicoli “, ha dichiarato Martin Sander, direttore generale del business dei veicoli elettrici di Ford in Europa. “Questo avrà un impatto sulla struttura organizzativa e sulle competenze di cui avremo bisogno in futuro”.
Ford sta convertendo la produzione in Europa, dove intende produrre esclusivamente veicoli alimentati a batteria entro il 2035. La minore complessità dei modelli elettrici consente un risparmio sul personale, in particolare per quanto riguarda i team di sviluppo.
Ford dà lavoro a circa 45.000 persone in Europa, con ben 14.000 lavoratori soltanto nello stabilimento tedesco di Colonia. Nel Regno Unito, l’azienda conta circa 7.000 dipendenti diretti, attivi nella produzione di motori diesel a Dagenham e di trasmissioni presso lo stabilimento di Halewood, oltre ad un centro di ingegneria a Dunton, nell’Essex. La società ha reso noto che intende effettuare le riduzioni di personale attraverso accordi volontari.
Stop alla produzione di Ford Focus dal 2025
I nuovi tagli da parte del produttore statunitense alle sue attività europee si inquadra in una lunga fase di declino nella regione, caratterizzata da piani di ristrutturazione pluriennali che hanno visto la cessione o la chiusura di diverse fabbriche.
Il prossimo sarà lo stabilimento Ford di Saarlouis, in Germania, dove 4.600 lavoratori realizzano il modello Focus, che verrà tolto dalla produzione entro il 2025 (quest’anno è già stata fermata la produzione di Fiesta). Secondo indiscrezioni, Ford sarebbe in trattative con potenziali acquirenti dell’impianto, tra cui la cinese BYD.
La quota di mercato di Ford lo scorso anno si è attestata al 4,4%, con poco più di 510.000 auto vendute, secondo l’Associazione europea dei produttori di automobili.
Il mercato europeo delle utilitarie è frammentato e poco redditizio
La fine della produzione dei modelli Fiesta e Focus si inquadra nell’ambito della strategia di Ford, varata nel 2018, volta a ridurre la gamma di autovetture a vantaggio di modelli a margine più elevato, per finanziare lo sviluppo di veicoli elettrici. Questa trasformazione, però, ha richiesto più tempo in Europa, dove le vendite di utilitarie sono ancora molto elevate, mentre Suv e pick-up fanno più fatica a conquistare il mercato rispetto agli Stati Uniti.
Secondo la società di ricerca Jato Dynamics, 8 degli 11 modelli più venduti in Europa l’anno scorso sono state utilitarie, in un mercato molto frammentato: la Peugeot 208 e la Dacia Sandero sono state le uniche due vetture a superare di poco le 200.000 immatricolazioni, mentre una dozzina di modelli ha venduto più di 100.000 unità.
Secondo l’Associazione europea dei produttori di automobili, l’Europa ha sette marchi automobilistici di massa con una quota compresa tra il 4,5% e il 6% circa del mercato complessivo dei veicoli passeggeri.
Il timore per i Paesi europei è che sempre più case automobilistiche seguano le orme di Ford e decidano che non valga più la pena sfidarsi per queste vendite a ritorno basso o nullo. Ford sta convertendo gli impianti che producevano le Fiesta con altri modelli, mentre la fabbrica di Saarlouis sarà dismessa una volta ritirata la Focus.
Tagli anche negli Usa per finanziare l’elettrico
Ford sta tagliando il personale anche negli Stati Uniti, in linea con il target fissato dall’amministratore delegato Jim Farley di risparmiare 3 miliardi di dollari, per aiutare a finanziare il costoso passaggio ai veicoli elettrici.
Parallelamente, Ford sta investendo 3,5 miliardi di dollari in un impianto di batterie nel sud-ovest del Michigan, con la tecnologia e il supporto della cinese Contemporary Amperex Technology (CATL), il più grande produttore al mondo di batterie per veicoli elettrici. La struttura, che impiegherà 2.500 lavoratori, dovrebbe aprire nel 2026 e produrrà batterie sufficienti per alimentare 400.000 veicoli elettrici all’anno.
L’accordo tra la casa automobilistica statunitense e CATL prevede che Ford detenga il 100% dell’impianto, compresi l’edificio e l’infrastruttura. I lavoratori Ford costruiranno le batterie, mentre CATL fornirà la tecnologia per creare le celle. Questo schema consentirà di accedere ai vantaggi fiscali previsti dall’Inflation Reduction Act.
Il coinvolgimento della società cinese ha suscitato polemiche negli Usa, anche alla luce delle tensioni di questi giorni esacerbate dall’abbattimento del pallone cinese che sorvolava il territorio americano.