Fmi: la crescita economica sarà più lenta negli Stati Uniti e nel Medio Oriente
La crescita dell’economia si conferma a livello mondiale ma rallenterà negli Stati Uniti e nel Medio Oriente. Lo prevede il Fondo monetario internazionale (Fmi), che nell’aggiornamento del suo World Economic Outlook, stima anche una crescita più forte in molti Paesi dell’Eurozona grazie alle migliori performance di Spagna e Italia, e in misura minore di Germania e Francia. “La ripresa della crescita mondiale annunciata (ad aprile, ndr) segue il suo percorso come previsto: la produzione mondiale dovrebbe registrare una espansione del 3,5% nel 2017 e del 3,6% nel 2018”, si legge nel nuovo outlook del fondo. Tuttavia queste proiezioni invariate nascondono forti differenze tra i Paesi.
Negli Stati Uniti, la prima potenza economica al mondo, la crescita dovrebbe essere inferiore alle previsioni di primavera a causa dell’ipotesi che la politica fiscale dell’amministrazione Trump sarà meno espansiva di quanto pensato in precedenza. Di conseguenza, il Pil Usa è stato rivisto al ribasso dall’Fmi: l’economia a stelle e strisce crescerà del 2,1% nel 2017 e 2018 contro rispettivamente un +2,3% e un +2,5% stimato ad aprile. Le nuove proiezioni si allontanano dal quel +3% promesso da Donald Trump.
In rallentamento anche il Medio Oriente e l’Africa del Nord, con l’Arabia Saudita che dovrebbe segnare addirittura una crescita vicina allo 0% quest’anno. Dopo una performance migliore del previsto nel 2016, con un tasso di crescita del 5%, i Paesi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord vedranno una frenata al 2,6%. La buona tenuta dell’anno scorso era stata sostenuta soprattutto dalla forte espansione di oltre il 6,5% dell’Iran, grazie alla produzione di petrolio. Nelle stime aggiornate dall’Fmi, l’Arabia Saudita, primo esportatore di petrolio al mondo, crescerà soltanto dello 0,1% nel 2017 contro il +0,3% stimato ad aprile. Si tratta del tasso di crescita più debole in Arabia Saudita dal 2009.
Riviste al rialzo invece le stime sull’Eurozona: il Pil è visto salire dell’1,9% quest’anno (+0,2% rispetto alle stime di aprile) e dell’1,7% nel 2018 (+0,1) grazie alle migliori performance di Spagna e Italia, e in misura minore di Francia e Germania. In Gran Bretagna, la crescita dovrebbe rallentare all’1,7% quest’anno (-0,3 punti rispetto alla stima di aprile), mentre è stata confermata all’1,5% la crescita nel 2018.