Ferrari presenta nuova supercar (già sold out) e si prepara al test conti di novembre
E’ stata svelata ufficialmente ieri la nuova supercar di casa Ferrari. Si tratta della F80, che sottolinea il gruppo di Maranello “rappresenta la vetrina tecnologica e prestazionale della Casa di Maranello, nonché uno sviluppo estremo per il motore a combustione interna” ed “entra a far parte di un segmento popolato da vetture iconiche, a partire dalla GTO (1984) fino alla LaFerrari Aperta (2016)”. La nuova vettura dotata di motore ibrido sarà prodotta in serie limitata a 799 esemplari. L’inizio delle consegne è previsto per il quarto trimestre 2025 per la nuova auto di Maranello che ha già fatto il tutto esaurito.
E se ieri i riflettori erano tutti puntati sull’ultima supercar, nelle prossime settimane l’attenzione si sposterà sui conti del terzo trimestre che verranno diffusi il prossimo 5 novembre. Vediamo quali sono le attese degli analisti.
Preview Ferrari: attese su utili, ricavi
Tra qualche settimana Ferrari annuncerà i conti del penultimo trimestre dell’anno che, secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, potrebbe non rappresentare uno “stock catalyst” soprattutto dopo la sorpresa guidance di agosto.
Appuntamento fissato dunque per il prossimo 5 novembre, quando il gruppo di Maranello presenterà al mercato i numeri al 30 settembre. Il consensus di Bloomberg sui risultati finanziari di Ferrari del terzo trimestre indica un fatturato netto in aumento a 1,65 miliardi di euro e un utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, a 372,3 milioni di euro. In termini di profittabilità le attese sono di un Ebitda a 636,3 milioni e un Ebit di 463,2 milioni.
Se prendiamo in considerazione i conti del terzo trimestre 2023, annunciati dal gruppo lo scorso 2 novembre, Ferrari aveva registrato ricavi netti pari 1,544 miliardi, in crescita del 23,5% rispetto all’anno precedente, con consegne totali pari a 3.459 unità (+8,5% rispetto al terzo trimestre 2022). L’Ebit rettificato era salito del 41,6% a 423 milioni, l’utile netto adjusted era stato pari a 332 milioni e l’Ebitda sempre in versione adjusted aveva segnato un balzo del 37% a 595 milioni.
Per quanto riguarda la guidance non ci dovrebbero essere sorprese. Annunciando i conti della prima parte dell’anno all’inizio di agosto, Ferrari ha rivisto al rialzo l’outlook per il 2024, indicando alcune ipotesi per l’anno. Tra cui, “mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti” e “solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati”.
Ad agosto Ferrari indicava per il 2024 ricavi netti superiori a 6,55 miliardi di euro rispetto alla precedente guidance in cui indicava un fatturato superiore a 6,4 miliardi. L’utile diluito per azione rettificato è atteso a un livello ≥7,90 euro, rispetto alla precedente guidance di un Eps ≥7,50 euro, mentre l’Ebitda rettificato dovrebbe essere superiore ai 2,5 miliardi di euro dai 2,45 miliardi pronosticati in precedenza.
La corsa del titolo e la view degli analisti
Da inizio anno il titolo è salito di oltre il 45%, tra i migliori 10 dell’indice Ftse Mib, e ha visto la capitalizzazione salire sempre più (oggi è pari a 80 miliardi di euro). Il consensus degli analisti su Bloomberg è spaccato, con il 46,4% di analisti che consiglia di acquistare (rating buy), il 39,3% de hold, mentre 4 analista dicono sell (14,3%). In media il consensus raccolto da Bloomberg indica il titolo della Rossa di Maranello un prezzo obiettivo a 422,67 euro.
Il titolo ha corso molto quest’anno, soprattutto dopo i conti del secondo trimestre e la revisione della guidance, registrando un nuovo record storico lo scorso settembre a quota 450,3 euro. Con una valutazione che continua a salire rispetto ai numeri visti con la quotazione avvenuta sul Nyse nell’ottobre 2015 (il prezzo della quotazione fissato sul più alto valore della forchetta tra 48-52 dollari). Quasi nove anni fa la Rossa di Maranello aveva debuttato a Wall Street con la sigla Race, e l’anno successivo (era gennaio 2016) era sbarcata anche a Piazza Affari, con la separazione da Fca firmata da Sergio Marchionne. “Ferrari: un nuovo traguardo. E una nuova partenza”. È la frase scritta dallo stesso Marchionnne il 4 gennaio 2016 sulle dediche di Borsa Italiana per il debutto della Rossa di Maranello.