Notizie Notizie Italia Ferrari, inizia era Camilleri: mercato teme revisione target

Ferrari, inizia era Camilleri: mercato teme revisione target

17 Settembre 2018 16:36

La vera sfida è convincere gli investitori e analisti che anche senza Sergio Marchionne il percorso di crescita della Ferrari andrà avanti. Così Luois Camilleri si prepara a presentare domani a Maranello il nuovo piano industriale della casa automobilistica e gli occhi del mercato sono tutti puntati su una possibile revisione dei target al 2022.

Alla prima conference call con gli analisti in agosto il nuovo AD di Ferrari aveva definito ambiziosi (“aspirational”) i target fissati dal suo predecessore Marchionne: Ebitda adjusted a 2 miliardi di euro da 1,036 del 2017, free cash flow industriale a 1,2 miliardi da 328 milioni e target zero entro il 2021 da 473 milioni del 2018 per il debito netto industriale. Una revisione del target “sarebbe negativa a nostro avviso sebbene in parte attesa dal mercato dopo la conference call del primo semestre in cui il nuovo CEO ha gettato qualche dubbio su questi nuovi target che ha definito aspirazionali” scrivono gli analisti di Mediobanca che si attendono che da Maranello venga annunciato un target di Ebitda al 2022 di quasi 2 miliardi euro, generato “da 12,400 vetture vendute all’anno ad un prezzo medio di 320 mila euro a modello”. Per Mediobanca la cassa di Ferrari nel giro di un anno diventerà così positiva.

Gli investitori in generale guardano all’obiettivo di raddoppiare l’Ebitda nel 2022 come lo scenario migliore ma non come quello più probabile. L’attesa è che il nuovo piano contemplerà un incremento almeno del 20% dei volumi, sfruttando così la leva del prezzo che oggi in media è intorno ai 310 mila euro. Certo è che i target di Ferrari dovranno essere aggressivi, scrive Il Sole 24 Ore, per sostenere le quotazioni della casa di Maranello che finora ha beneficiato del “premio Marchionne”. “Direi a Lu Camilleri, ‘chi va piano va sano e va lontano’”, dice Mario Gabelli presidente della Gamco Investors, che è azionista della controllante Exor. “Per i prossimi 6-12 mesi esegui l’attuale piano e guardati intorno per capire cosa ha senso per la strategia di Ferrari nel lungo periodo”.