Ferrari frena in borsa dopo i conti del Q2. I numeri
Ferrari ha annunciato oggi i risultati relativi al secondo trimestre e al semestre concluso il 30 giugno 2023. Nel secondo trimestre il cavallino ha registrato ricavi netti pari a 1,474 miliardi di euro, in crescita del 14,1% rispetto all’anno precedente, con consegne totali pari a 3.392 unità, sostanzialmente invariate rispetto al secondo trimestre 2022 e in linea con i piani per l’anno. Mentre “la guidance 2023, rivista al rialzo, è stata sostenuta in particolare da un contributo delle personalizzazioni sorprendente”, ha commentato l’AD Benedetto Vigna. Il titolo Ferrari segna un calo dell’1,35% a 286 euro per azione nella seduta di piazza affari.
Ferrari, i numeri del secondo trimestre
Il cavallino ha pubblicato un utile netto adjusted pari a Euro 334 milioni di euro e utile diluito per azione adjusted pari a 1,83 euro. enerazione di free cash flow industriale pari a 138 milioni di euro. Con un adjusted EBITDA pari a 589 milioni di euro, in crescita del 31,9% rispetto all’anno precedente. Mente l’adjusted EBIT è pari a 437 milioni di euro anche qui in aumento del 35,4% rispetto all’anno precedente.
“Il secondo trimestre si è chiuso con dei risultati finanziari eccezionali, contraddistinti da elevata marginalità. Le consegne nel periodo riflettono un ricco mix prodotti, mentre continuiamo a gestire un portafoglio ordini molto forte in tutte le aree geografiche. La decisione di rivedere al rialzo la guidance è stata sostenuta in particolare da un contributo delle personalizzazioni sorprendente”, ha commentato l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna. “L’innovazione è al centro di Ferrari e continua a trainare la nostra crescita e risultati, come l’indimenticabile vittoria a Le Mans “.
Nello specifico i “ricavi da Automobili e parti di ricambio sono stati pari a 1.259 milioni di euro (in crescita del 14,9% o del 13,5% a cambi costanti), grazie al mix prodotti più ricco e al maggiore contributo delle personalizzazioni e del pricing.” Si legge nel comunicato stampa.
I ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio hanno raggiunto 147 milioni di euro, in crescita del 20,3% o del 18,0% a cambi costanti, principalmente grazie al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente, alle nuove sponsorizzazioni e al contributo delle attività lifestyle.
Mentre, “la contrazione dei ricavi dei Motori (Euro 27 milioni, -32,8% anche a cambi costanti),” si legge nel comunicato, “riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023.”
Consegne vetture in calo
Nel dettaglio, si legge nel comunicato stampa, “le vetture consegnate nel secondo trimestre 2023 sono state pari a 3.392 unità, in calo di 63 unità rispetto all’anno precedente. Il livello delle consegne riflette i programmi di allocazione di volumi, aree geografiche e mix per trimestre, a fronte di un portafoglio ordini molto solido. Di conseguenza, la regione EMEA ha registrato un aumento del 17,3%, le Americhe hanno subito una flessione del 17,5%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono rimaste pressoché in linea con l’anno precedente e la regione Resto dell’APAC è diminuita del 15,6%.”
In particolare, la casa automobilistica di Maranello specifica che le consegne sono state trainate dalla 296 GTB, dalla Roma e dalla Portofino M, mentre la 296 GTS e la 812 Competizione A erano in fase di avvio progressivo. Nel corso del trimestre sono iniziate le prime consegne della Purosangue e le allocazioni della Daytona SP3 sono proseguite come da piani.
Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE) e quattro modelli a motorizzazione ibrida. Le consegne di questi ultimi hanno raggiunto il 43% del totale, e sono raddoppiate rispetto all’anno precedente.
Guidance 2023 rivista al rialzo
Il cavallino ha rivisto la guidance per il 2023 al rialzo, grazie ad un “mix prodotto molto positivo e personalizzazioni migliori delle attese iniziali, miglioramento dei ricavi da attività racing, inflazione dei costi persistente, aumento degli ammortamenti legato all’avvio della produzione di nuovi modelli.” Come la “generazione di free cash flow industriale sostenuta da una forte profittabilità, parzialmente compensata da spese in conto capitale disciplinate e da assorbimento di capitale circolante.”
Ferrari si aspetta un utile netto per il 2023 in rialzo a circa 5,8 miliardi di euro rispetto alle stime precedenti di 5,7 miliardi di euro. La casa automobilistica di Maranello si aspetta un utile per azione nel range 2,19-2,22 euro rispetto al range precedente 2,13-1,18 euro.
I numeri del primo semestre
Per i primi sei mesi dell’anno Ferrari ha raggiunto un utile netto di 632 milioni di euro in crescita del 29% rispetto ai 490 milioni dell’anno precedente con utile netto per azione di 3,46 euro, in rialzo del 30% rispetto ai 2,66 euro per azione di un anno fa. Anche i ricavi pari a 2,903 miliardi di euro, segnano una crescita del 17%, rispetto ai 2,477 miliardi nei primi mesi del 2022.