Ferrari: feedback analisti positivo dopo i conti, possibile upgrade guidance
La trimestrale diffusa ieri da Ferrari ha mostrato ancora una volta solidi risultati e prospettive di crescita in linea con le aspettative. Le indicazioni della Casa di Maranello hanno confortato gli investitori, lasciando spazio per ulteriori revisioni al rialzo della guidance in futuro e spingendo il titolo (+9,2%) ad un nuovo record storico nella seduta di ieri. Ecco alcuni commenti degli analisti sui conti e sull’outlook del Cavallino rampante.
I risultati di Ferrari nel 4Q e nel 2023
Nel quarto trimestre 2023 i ricavi di Ferrari sono cresciuti a €1,52 miliardi (+11% rispetto al 4Q 2022), malgrado il calo delle consegne (-2% a 3.245). L’Ebitda si è attestato a €558 milioni, con un incremento del 19%, mentre l’utile netto ha raggiunto i €294 milioni rispetto ai €221 milioni dell’anno precedente.
Nell’intero 2023, il fatturato ha toccato i €5,97 miliardi (+17%) e le consegne sono aumentate del 3%, trainate dal SUV Purosangue e dai modelli 296 e SF90. Le spedizioni verso Cina, Hong Kong e Taiwan sono diminuite del 4%, mentre la regione delle Americhe ha registrato un aumento dell’11%.
L’ Ebitda è pari a €2,28 miliardi, mentre l’utile netto del 2023 ha segnato il valore più alto di sempre a €1,26 miliardi, grazie soprattutto agli elevati volumi di vendita e al buon potere di determinazione dei prezzi.
La guidance 2024 di Ferrari
Ferrari ha fissato il suo target di fatturato per il full year 2024 a oltre 6,4 miliardi di euro, con un Ebitda sopra i €2,45 miliardi, un Ebit margin superiore al 27% (27,1% nel 2023), un EPS almeno pari a 7,5 euro (6,9 euro nel 2023) e un free cash flow industriale superiore a €900 milioni (€932 milioni nel 2023).
“Abbiamo ora davanti a noi un anno molto importante per l’esecuzione del nostro piano industriale, che prosegue con puntualità lungo un percorso accuratamente delineato. I risultati record del 2023, le ambizioni che abbiamo per il 2024 e l’eccezionale visibilità sul nostro portafoglio ordini ci permettono di guardare con rafforzata fiducia alla fascia alta dei target 2026”, ha commentato l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna.
Per Bernstein, le previsioni per il 2024 sono in gran parte in linea con il consensus. “Gli utili del quarto trimestre e le indicazioni fornite da Ferrari in questo periodo sono storicamente un fattore determinante per gli scambi a breve termine”, hanno affermato gli analisti. “Crediamo che ci sia spazio per una futura revisione al rialzo della guidance nel corso dell’anno, man mano che la Ferrari acquisirà maggiore visibilità sui tassi di personalizzazione.”
Intesa alza target price a €353
Per Intesa Sanpaolo, l’andamento degli utili nel 4Q e nel 2023, insieme alle previsioni per il 2024, seppur caute a livello di margini, forniscono agli investitori un certo sollievo.
Tra i fattori che permettono di rimanere positivi su Ferrari, gli analisti della banca italiana sottolineano che il portafoglio ordini copre l’intero 2025 e il target di lusso a cui si rivolge Ferrari sembra non risentire della debolezza emersa in altri segmenti luxury. Inoltre, il mix di paesi rimane positivo e il mix di prezzi si mantiene forte, sostenuto da un’accelerazione nelle consegne di Daytona e dall’aumento di SF90 XX nell’anno fiscale 2024. Infine, la maggior personalizzazione (ratio del 19% sui ricavi da auto) lascia spazio a miglioramenti dei prezzi mid-single digit, mentre i valori residui rimangono sani.
In conclusione, questi elementi giustificano un premio rispetto a produttori di lusso di fascia alta, come Hermes. Intesa mantiene un rating Hold, ma aumenta il target price a €353 (da €300).
Equita: “Buona qualità dei risultati, possibile miglioramento guidance”
Anche Equita sottolinea il quarto trimestre migliore delle attese della Sim e del mercato, oltre alla “buona qualità dei risultati”. Questo perché i costi di R&D capitalizzati sono stati inferiori alle stime, il prezzo medio di vendita nel 4Q è salito del 13% al record di 397 mila euro (+14% a €375k nel full year 2023) e le personalizzazioni (che secondo Equita generano un gross margin superiore all’80%) hanno raggiunto il 20% delle vendite di auto e ricambi FY23 (vs 18% nel 2022).
Per la Sim, “il minimo delle guidance 2024 è coerente con le attese”, ad eccezione del free cash flow (inferiore). “Conoscendo l’usuale cautela del management, non è irragionevole aspettarsi revisioni in corso d’anno come è avvenuto nell’ultimo triennio. Per questo motivo, rivediamo leggermente al rialzo le nostre stime di conto economico 2024-25 (Ebitda +1%, Ebit +2% e utile netto +3%).”
Equita aumenta prezzo obiettivo, gli altri giudizi su Ferrari
Estendendo ulteriormente lo sguardo, prosegue Equita, “il management ha dichiarato che le guidance 2026 annunciate a giugno 2022 (tra cui Ebitda 38-40%, ovvero 2,5-2,7 miliardi) sono raggiungibili nella parte alta (implicando una crescita del 6% CAGR nel triennio 2024-26), ma le aspettative sia nostre che di consensus sono già posizionate oltre (€2,93 e €2,91 mld).
Per Equita, “il modello di business è indiscutibilmente di successo e garantisce un’elevata visibilità, riflessa nei multipli”. Motivi per cui la Sim ha alzato il target price da 260 a 300 euro, confermando la raccomandazione Hold.
Nel complesso, secondo i dati di Bloomberg, i giudizi su Ferrari si dividono tra 12 Buy, 15 Hold e 4 Sell, con un target price medio di 349 euro, leggermente al di sotto del prezzo attuale di 351,8 euro.