Ferrari: batte le stime nel 3Q e alza la guidance per il full year
La stagione di trimestrali di Piazza Affari è entrata nel vivo e i riflettori oggi erano puntati su Ferrari per l’approvazione dei conti al 30 settembre. Il Cavallino ha stupito ancora una volta gli analisti, riportando un set di risultati oltre le attese e incrementando ulteriormente la guidance per l’intero esercizio. Il titolo viaggia in rialzo del 4% a Piazza Affari.
- Fatturato sopra le attese per Ferrari nel 3Q
- Marginalità e generazione di cassa superiori alle stime
- Consegne di auto in crescita oltre le previsioni
- Ferrari alza ancora la guidance 2023
- Le parole dell’Ad di Ferrari, Benedetto Vigna
- Titolo Ferrari in rialzo del 4% dopo la trimestrale
- La sede di Ferrari resta in Olanda
Fatturato sopra le attese per Ferrari nel 3Q
Nel terzo trimestre del 2023 il Cavallino ha registrato un fatturato di 1,54 miliardi di euro, in aumento del 24% e superiore alle previsioni degli analisti. Il consensus di Bloomberg stimava infatti un giro d’affari mediamente pari a 1,47 miliardi.
Nel dettaglio, i ricavi da auto e ricambi sono stati pari a 1,33 miliardi, in crescita del 26% a/a e superiori alle attese di 1,26 miliardi. Il fatturato dell’area motori si attesta a 28 milioni di euro, in calo del 32% e lievemente al di sopra della stima di 27,5 milioni, mentre le entrate da sponsorizzazioni, commerciali e di brand sono aumentate del 14% a 145 milioni, rispetto a 144,3 milioni mediamente previsti. Le altre entrate sono pari a 41 milioni (+41%, consensus 29,7 milioni).
Marginalità e generazione di cassa superiori alle stime
L’Ebitda adjusted si incrementa del 37% a 595 milioni (stima 560,8) e l’Ebit rettificato del 41% a 423 milioni (vs 389,3 attesi), con un margine sui ricavi in aumento dal 23,9% al 27,4%, al di sopra del 26,6% atteso.
L’utile netto adjusted è pari a 332 milioni, in miglioramento del 46% (stima 292,8 milioni), con un EPS diluito rettificato di 1,82 euro rispetto a 1,23 del terzo trimestre 2022 e a 1,61 delle previsioni.
La generazione di free cash flow industriale ammonta a 301 milioni, in aumento del 37% a/a, anch’essa superiore alle attese (295,4 milioni).
Consegne di auto in crescita oltre le previsioni
Per quanto riguarda le consegne di auto, Ferrari registra un aumento tendenziale dell’8,5% a 3.459 unità, rispetto alle 3.415 stimate. A livello regionale, spicca la crescita nelle Americhe (+21% a 1.096 veicoli, vs 955 attesi) e nell’area EMEA (+8,3% a 1.398 unità, seppur inferiori alle 1.489 previste).
In calo le consegne in Cina continentale, Hong Kong e Taiwan (-8,4% a 395 vs 400 del consensus), in lieve rialzo quelle nel resto della regione Asia Pacifico (+1,6% a 570 unità contro 571 previste).
Le consegne del trimestre sono state trainate dalle famiglie 296 e SF90, mentre la F8 Spider è prossima alla fine del suo ciclo di vita. Nel corso del trimestre le consegne della 812 Competizione A e della Purosangue erano in fase di accelerazione, mentre sono proseguiti i piani di allocazione della Daytona SP3.
Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE)(7) e quattro modelli a motorizzazione ibrida. Le consegne di questi ultimi hanno raggiunto il 51,0% delle consegne totali nel trimestre.
Ferrari alza ancora la guidance 2023
Contrariamente a quanto previsto dagli analisti, Ferrari è stata in grado di aumentare ulteriormente le previsioni per il full year, già migliorate in occasione della precedente trimestrale.
Ora la società di Maranello prevede ricavi netti per circa 5,9 miliardi, contro i 5,8 della guidance precedente, e un Ebitda adjusted superiore a 2,25 miliardi, contro la precedente stima nel range 2,19-2,22 miliardi. La marginalità è prevista almeno pari al 38%, rispetto al 38% circa atteso in precedenza.
In miglioramento anche la proiezione sull’Ebit adjusted, maggiore o uguale a 1,57 miliardi (contro 1,51-1,54 mld), con un margine sui ricavi del 26,5% o superiore (rispetto alla precedente stima oltre il 26%).
Per quanto riguarda l’utile diluito adjusted per azione, la guidance è stata incrementata dalla forchetta di 6,25-6,4 euro ad almeno 6,55 euro. Invariata invece la previsione sul free cash flow (maggiore di 0,9 miliardi).
Le parole dell’Ad di Ferrari, Benedetto Vigna
Il miglioramento delle prospettive di Ferrari segue la “crescita degli utili trainata da un mix ancora più ricco e dal continuo appeal delle personalizzazioni”, come spiegato dall’Amministratore Delegato Benedetto Vigna.
La società è stata anche in grado di aumentare i prezzi dei modelli più remunerativi, come la Daytona SP3 da 2 milioni di euro, destinati ai clienti più facoltosi che risentono in misura più limitata dell’inflazione elevata e dei maggiori tassi di interesse.
“L’unicità del nostro marchio, che ancora una volta ha contribuito a questo successo, è di ispirazione per tutto ciò che facciamo: dai lanci di nuovi modelli, tra cui le ultime 296 Challenge e 499P Modificata, alle esperienze esclusive che offriamo ai nostri clienti, come il recente Ferrari Gala di New York e le Finali Mondiali al circuito del Mugello”.
Infine, ha aggiunto l’Ad “il portafoglio ordini rimane ai massimi livelli grazie alla forte domanda in tutte le aree geografiche e si estende a tutto il 2025”.
Titolo Ferrari in rialzo del 4% dopo la trimestrale
Dopo la pubblicazione dei conti Ferrari risulta tra i top performer di Piazza Affari nella seduta odierna, con un rialzo del 4% a 298,7 euro, contro il +1,7% dell’indice Ftse Mib.
Le azioni Ferrari quotate a Milano sono aumentate di circa il 60% da quando Vigna ha assunto la carica di amministratore delegato nel settembre 2021. Da quel momento, Ferrari è tra le migliori società dell’indice Stoxx Europe 600 Automobiles & Parts, crollato di circa il 10% nello stesso periodo.
La sede di Ferrari resta in Olanda
Per il momento, la sede di Ferrari NV non verrà spostata da Amsterdam. Lo ha chiarito nelle ultime ore la stessa casa di Maranello, commentando dei rumors di stampa su un eventuale ritorno in Italia della capogruppo grazie al Ddl Capitali, nell’ambito della legge di bilancio. Il decreto, già approvato dal Senato il 24 ottobre, ripasserà alla Camera in seconda lettura per l’ok finale.
Ferrari, controllata da Exor, ha trasferito la sede ad Amsterdam nel 2015 prima dello scorporo da Fca e dell’Ipo a Piazza Affari. Tuttavia, contrariamente a Stellantis, Ferrari ha mantenuto la residenza fiscale in Italia. La scelta dei Paesi Bassi, infatti, è legata principalmente alla normativa olandese che, grazie al voto multiplo, garantisce maggiore stabilità della governance nel lungo termine.
“Non stiamo pianificando nessun trasferimento. Se e quando la norma verra’ approvata, si vedranno i termini di approvazione. Tutte le persone osservano, vedono, ragionano”, ha concluso l’Ad Vigna.