Federal Reserve: Yellen, economia in ripresa nel Q2. Livello neutrale dei tassi attualmente è basso
Dati recenti indicano che la crescita economica ha registrato un’accelerazione nel secondo trimestre. È quanto si legge nel discorso preparato da Janet Yellen in occasione dell’audizione semestrale davanti la Commissione per i Servizi Finanziari della Camera. “In particolare, le spese, deboli a inizio anno, sono cresciute negli ultimi mesi grazie al miglioramento della dinamica occupazionale, all’aumento della ricchezza e a un sentiment dei consumatori favorevole”, riporta la nota diffusa dalla Fed.
In particolare, il mercato del lavoro continua a registrare segnali di miglioramento. “Da inizio anno, i posti di lavoro sono cresciuti in media di 180 mila unità al mese, di poco sotto il valore medio registrato nel 2016 e ancora al di sopra del dato che stimiamo sufficiente, in media, per fornire un’occupazione a chi entra nel mercato del lavoro”.
Indicazioni decisamente positive arrivano anche dal tasso di disoccupazione che, al 4,4% a giugno, “è di 5 punti percentuali e mezzo al di sotto il picco del 2010 e di poco inferiore al tasso mediano indicato dal Federal Open Market Committee (il board della Federal Reserve, ndr) come livello normale di lungo termine”.
Dal fronte prezzi, il PCE (Personal Consumption Expenditures) è salito dell’1,4% a maggio, “circa un punto percentuale in più rispetto a un anno fa ma di poco sotto il livello di inizio anno”. “Sembrerebbe che i recenti cali dell’inflazione siano legati ad alcune riduzioni di certe categorie di prezzi”. Nel complesso, in un contesto caratterizzato da un mercato del lavoro che potrebbe registrare “qualche piccolo, ulteriore, miglioramento” e una crescita “moderata”, l’inflazione è destinata a tornare al 2%.
“L’incremento dei posti di lavoro dovrebbe continuare a sostenere la crescita dei redditi e quindi delle spese”. Il FOMC continua a stimare “che l’evoluzione dell’economia garantirà un graduale incremento dei tassi per raggiungere e mantenere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi”.
Per quanto riguarda le future mosse di politica monetaria, c’è da fare una precisazione a riguardo del tasso di interesse neutrale, il tasso non espansivo né recessivo che garantisce la stabilità dei prezzi e dell’economia. “A causa del fatto che questo dato, stando alle serie storiche, è a livelli moderatamente bassi, il tasso sui federal funds non dovrà crescere così tanto per arrivare a un livello neutrale”.