Federal Reserve: Janet Yellen si dimette dal board, aumenta l’influenza governativa
A seguito della nomina di Jerome Powell, ieri Janet Yellen ha presentato le dimissioni dal board della Federal Reserve. “Farò del mio meglio” per assicurare una “transizione armoniosa”, si legge nella lettera inviata dall’attuale n.1 dell’Eccles Building al presidente Donald Trump. Nonostante un mandato in scadenza il 3 febbraio 2018, la Yellen avrebbe potuto, pur andando contro una consuetudine che ormai va avanti da oltre 50 anni, restare fino al gennaio 2024.
“Mentre mi preparo a lasciare il board, sono lieta di rilevare che oggi il sistema finanziario è più forte rispetto a 10 anni fa, maggiormente in grado di resistere ai futuri attacchi di instabilità e capace di continuare a sostenere le aspirazioni economiche di famiglie e imprese”, riporta la nota. “Sono fiduciosa sul profondo impegno del mio successore, Jerome Powell, e faro del mio meglio per assicurare una transizione armoniosa”.
A prima vista, quello che attende la Fed non sembrerebbe un passaggio così dolce. Innanzitutto perché l’azione dell’attuale chair, come del resto anche quella del suo predecessore, Ben Bernanke, si è caratterizzata per un’elevata dose di prevedibilità che negli anni ha permesso ai mercati di prezzare in anticipo i cambiamenti di politica monetaria (non a caso, l’atteggiamento della Fed rappresenta una delle ragioni della bassissima volatilità dei mercati). Non è dato sapere se Powell deciderà di seguire il sentiero tracciato da Bernanke e Yellen.
Poi, va rilevato che l’addio finirà inevitabilmente per aumentare l’influenza presidenziale sulle decisioni della Fed. A poco più di un anno dal suo insediamento, Trump si trova nella condizione di nominare cinque dei sette membri del board. Oltre a Powell, cooptato da Obama e nominato chairman da The Donald, e a Randal Quarles, scelto qualche settimana dal presidente, restano altre quattro poltrone da riempire. L’unico membro legato alla precedente amministrazione sarà Lael Brainard.
Anche se finora non sono circolate indiscrezioni sui prossimi membri dell’organo operativo, la scorsa settimana il Wall Street Journal ha riportato l’indiscrezione che per il ruolo di Vice presidente potrebbe essere scelto Mohamed El-Erian, già Chief executive della Pacific Investment Management Co. (PIMCO).