Notizie Notizie Mondo Fed e Bce pronte a innestare la retromarcia? Verbali citano TLTRO, l’Eurozona ci spera

Fed e Bce pronte a innestare la retromarcia? Verbali citano TLTRO, l’Eurozona ci spera

10 Gennaio 2019 16:18

La Bce pubblica i verbali relativi all’ultima riunione del 2018: quella dello scorso 13 dicembre del 2018, in cui è stata annunciata la fine del piano di Quantitative easing. Dalle minute emerge un ottimismo cauto, oscurato da tutta l’incertezza del momento.

Salta fuori che, in una situazione definita “fragile e fluida”, nell’ultima riunione del Consiglio direttivo è stata suggerita anche l’opzione di rivedere il contributo TLTRO alla politica monetaria.E la Banca centrale europea non è l’unica a interrogarsi, seppur non esplicitamente, sul da farsi. Nella giornata di ieri sono stati resi noti, infatti, anche i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, con i funzionari che hanno ammesso che il percorso della politica monetaria Usa appare a questo punto “meno chiaro”, a causa della crescita dell’inflazione, che rimane ancora poco convincente (latitante). La Fed può dunque “permettersi di essere paziente” in merito a future eventuali strette monetarie.

Tornando alle minute della Bce, l’attenzione si focalizza sull’ipotesi di rilanciare, magari già nei prossimi mesi, l’operazione TLTRO. Nessuna promessa del genere è contenuta nei verbali, che si limitano a parlare di un suggerimento, ma gli operatori ci sperano.

TLTRO è un acronimo che sta per Targeted long term rifinancing operation e indica una misura lanciata dalla Bce di Mario Draghi per sostenere la liquidità delle banche. Finanziamenti alle banche a tassi agevolati, tali operazioni fanno parte dell’arsenale di misure di stimoli straordinari che la banca centrale ha messo a punto negli ultimi anni.

Come riporta il sito della Bce, la prima serie di TLTRO è stata lanciata nel 2014; la seconda, ribattezzata TLTRO II, è stata lanciata nel marzo del 2o16.

Fornendo maggiore liquidità agli istituti, la banca ha consentito una maggiore erogazione di prestiti a favore di famiglie e imprese.

L’ultima LTRO si è conclusa a fine marzo del 2017. Ben 474 banche dell’Eurozona si sono fatte avanti, in quell’ultimo appuntamento, con gli istituti che non hanno perso tempo, temendo un più o meno imminente rialzo dei tassi.

Complessivamente, le banche europee hanno ricevuto con lo schema 760 miliardi di euro di finanziamenti, molti dei quali derivano dai quattro round del programma di LTRO lanciato nel marzo del 2016.

Stando ai dati della Bce relativi alla fine di aprile del 2017, le banche italiane sono quelle che hanno ricevuto la fetta più grande dei prestiti, per un valore superiore a 250 miliardi, quasi un terzo del totale; la Spagna ha ricevuto 173 miliardi di euro, le banche francesi 115 miliardi e le tedesche 95 miliardi. Un’eventuale decisione della Bce di risfoderare l’arma del TLTRO potrebbe dunque essere accolta positivamente dai titoli del settore.

Occhio alla nota “Commenti e Spunti di inizio anno. 2019: ritorno in capo delle banche centrali? di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM“.

Riguardo alla Federal Reserve di Jerome Powell, Cesarano scrive nel report che “gli operatori, consci delle potenziali tensioni sulla liquidità che potrebbero causare danni soprattutto al mondo corporate oggi molto più indebitate rispetto al recente passato (a causa principalmente di lunghi periodi di utilizzo della liquidità per buyback e distribuzione di dividendi), di fronte ad un rallentamento dell’economia fanno progressivamente pressione sulla Fed affinché ricominci ad allentare i cordoni della borsa, con un percorso che potrebbe articolarsi nei seguenti step: 1) Richiesta di una maggiore flessibilità da parte della FED (ottenuta lo scorso venerdì) 2) Riduzione del ritmo di rallentamento del bilancio 3) Stop alla riduzione del bilancio 4) Extrema ratio: pressione per un nuovo round di QE concentrato soprattutto sui titoli corporate oltre che sui Treasury.

Cesarano sottolinea che questo ” il tema del 2019, in estrema sintesi, si può ricondurre ad una richiesta progressiva degli operatori di ritorno in campo delle banche centrali. Marzo potrebbe segnare la prima verifica, quando, da un lato, la BCE potrebbe annunciare una nuova operazione TLTRO (o LTRO) e, dall’altro lato, la Fed potrebbe effettuare la prima pausa nel processo di rialzo dei tassi (20 marzo)”.