Fca, torna al dividendo dopo 10 anni: il 12 aprile c’è l’assemblea
In casa Fiat Chrysler Automobiles (Fca) la primavera 2019 segnerà il ritorno al dividendo. Non si tratta di una novità per il mercato: presentando i conti 2018 agli analisti, l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, alla guida del gruppo dallo scorso luglio, ha anticipato che la cedola sarebbe tornata. Proprio in quella occasione Manley ha definito il 2018 “un anno eccezionale, con performance record” e si è detto “fiducioso che ci sarà la distribuzione del dividendo e del dividendo straordinario (per la cessione di Magneti Marelli, ndr)”.
Manca ora solo il passaggio formale del via libera dei soci
E ieri sera è arrivato il comunicato ufficiale del gruppo italo-americano dell’auto, contenente i numeri sulla cedola. In particolare, il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo ai portatori di azioni ordinarie pari a 0,65 euro per azione ordinaria, corrispondente ad una distribuzione complessiva di circa un miliardo di euro. Sulla distribuzione del dividendo si pronuncerà l’assemblea degli azionisti prevista per il prossimo 12 aprile.
Nel caso la distribuzione di dividendo venisse approvata dall’assemblea degli azionisti, il calendario per entrambi i mercati di quotazione (ovvero Piazza Affari e Wall Street) prevede: ex-date 23 aprile 2019, record date 24 aprile e data di pagamento 2 maggio 2019.
Durante la presentazione dei risultati del terzo trimestre 2018, Fca aveva fatto sapere che la chiusura dell’operazione Magneti Marelli, ceduta al fondo Kkr (approfondisci la notizia dell’operazione), “consentirà il pagamento di un dividendo straordinario di 2 miliardi di euro, in aggiunta alla ripresa della distribuzione di un dividendo annuale ordinario nella primavera del 2019, nella misura del 20% degli utili”.
A Piazza Affari Fca si muove in lieve rialzo dello 0,09% a quota 13,12 euro. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Fca un target price di 16,44 euro, con potenziale upside del 25,1%. Sono 8 gli analisti con rating buy (pari a quasi il 30%), 16 con hold (59,3%) e 3 sell (poco più dell’11%).